Natuzzi comunica che – durante la Cabina di Regia tenutasi in data odierna presso il Ministero dello Sviluppo Economico – è stato siglato da Azienda, Sindacati e Istituzioni l’accordo sul Piano Industriale Italia.
Il Piano Industriale, presentato nelle scorse settimane alle Organizzazioni Sindacali e al Ministero dello Sviluppo Economico, è stato approvato ieria larga maggioranza dai lavoratori con un referendum sindacale. Operativo da ottobre 2018,si baserà su linee guida strategiche che hanno il duplice obiettivo del ritorno alla competitivitàdel polo industriale italiano e dell’implementazione di un percorso condiviso per la gestione degli esuberi.
Il Piano, che va nell’ottica di un costante rafforzamento della qualità e dell’eccellenza Made in Italy, prevede la specializzazione dei siti produttivi per linee di prodotto e una nuova organizzazione del lavoro basata su un unico turno al fine di rendere più efficiente l’operato dei collaboratori, migliorarne la qualità della vita e, conseguentemente, la qualità del prodotto.
Nel concreto, ogni stabilimento si specializzerà su un cluster di prodotto per favorire lo sviluppo di un know-how specialistico e incrementare la qualità dei prodotti Natuzzi stessi, in modo da soddisfare le richieste di consumatori sempre più evoluti ed esigenti.
Inoltre, il Piano dà il viaall’internalizzazione delle attività del semilavorato fusto e gomma nel processo produttivo italiano. Si tratta di attività fondamentali per il core-business di Natuzzi che saranno realizzate in un nuovo stabilimento produttivo da costruire nelle vicinanze di Iesce 2. Tale disegno permetterà all’azienda di avviare un processo di verticalizzazione delle produzioni, migliorandone l’efficienza e salvaguardando l’occupazione di ogni singolo lavoratore per raggiungere l’obiettivo “esuberi zero”.
Infatti, questo nuovo assetto industriale garantisce l’occupazione di 1.562 collaboratori a tempo pieno sulle sedi di Ginosa, Iesce 1, Iesce 2, Laterza, La Martella e Sede centrale di Santeramo in Colle. I restanti 555dipendenti saranno riqualificati– attraverso un importante attività di formazione professionale –per le nuove attività internalizzate da Natuzzi.
Il Piano Industriale approvato richiederà per la piena realizzazione tempi di attuazione stimati entro 24 mesi e sarà subordinato all’accesso al piano di investimenti – regolato da Invitalia – pari a 36 milioni di euro e all’ottenimento dell’ammortizzatore sociale per la gestione di tutto il personale da riqualificare.
“L’intesa sul Piano Industriale rappresenta un punto di svolta importante per lavorare al pieno recupero della nostra competitività e qualità, salvaguardando l’occupazione nei nostri stabilimenti in Puglia e Basilicata”, ha commentato Antonio Cavallera, Direttore Generale Operativo di Natuzzi. “Azienda, Sindacati e Istituzioni hanno fatto quadrato e hanno dato vita a un percorso condiviso all’insegna della responsabilità e della fiducia reciproca. L’obiettivo di tutti è quello di continuare a competere nel mondo ed esportare i nostri prodotti partendo dall’Italia: il Paese in cui continuiamo a credere e a investire. Il Piano Industriale Natuzzi Italia, per il suo elevato valore legato anche al rilancio delle attività industriali nel territorio del Mezzogiorno, rappresenta di fatto una scelta strategica di interesse generale”.
In questo modo, Natuzzi lavorando in sinergia con i sindacati ha trovato una soluzione per tutti i lavoratori e ha dimostrato ancora una volta la volontà di continuare a investire in Italia, valorizzando il lavoro dei propri collaboratori e allargando le specificità produttive nei territori in cui opera.