“Le previsioni di Bankitalia sulla ripresina che quest’anno salterà il Sud e le pmi meridionali e sulla crescita della disoccupazione sono una doccia fredda rispetto all’impegno e alla volontà di uscire dalla crisi che segna anche in Basilicata l’avvio del nuovo anno all’insegna di una nuova stagione di concertazione sociale”.
E’ il commento del segretario regionale della Uil lucana Carmine Vaccaro per il quale dal bollettino di Palazzo Koch emergono segnali positivi sul fronte del Pil, ma i rischi al ribasso restano elevati, a cominciare dall’elevato numero dei senza lavoro: la timida ripresa del Pil nel 2014 e quella stimata nel 2015 avranno effetti ritardati sull’occupazione. E così la disoccupazione – secondo Bankitalia – salirà al 12,8% quest’anno e al 12,9% nel 2015. Per quanto riguarda la ripresa, la Banca d’Italia stima per il 2014 una crescita del Pil dello 0,7% che salirà all’1% l’anno prossimo. a ripresa in atto nella seconda metà del 2013 sta lasciando fuori le imprese più piccole, e quelle orientate sul mercato interno, presenti maggiormente al Sud. La ripresa è ancora “largamente trainata dalle esportazioni” a fronte ”di una domanda interna, in particolare per consumi, ancora “debole”.
Una conferma – aggiunge Vaccaro – di quanto la Uil va ripetendo da tempo: le dinamiche economiche del nostro Paese sono sempre negative, specie per la riduzione dei redditi da lavoro dipendente e dei consumi intermedi, nonostante il blocco dei contratti e del turn over, le uscite delle pubbliche amministrazioni sono aumentate, rispetto allo stesso periodo del 2012. Continuiamo a chiedere di aggredire la crisi con politiche non recessive e con investimenti pubblici che siano esclusi dal rapporto deficit/pil. Bisogna che si ponga il problema a livello comunitario e si cambi strategia economica. Serve un intervento serio e tempestivo da parte delle istituzioni politiche ed economiche dell’UE, che salvaguardi lavoratori dipendenti e pensionati, cioè coloro che pagano le tasse fino all’ultimo centesimo. Solo con un vero piano di rilancio dello sviluppo, dell’occupazione e della tutela del potere d’acquisto, aumentando i salari e le pensioni, con una riduzione della tassazione e con i rinnovi dei contratti, a partire dal settore pubblico, potremmo ricominciare ad allentare quell’affanno che le famiglie italiane stanno vivendo. Purtroppo, ancora una volta, anche con questa legge di stabilità si è persa l’occasione per segnare una svolta”. Per il segretario della Uil “ci sono dunque risposte di politica nazionale da parte di un Governo che dimostra ancora di non avere piena consapevolezza delle emergenze sociali, produttive ed occupazionali delle popolazioni meridionali. Tutto questo deve produrre l’effetto di moltiplicare gli sforzi, a sostegno di quelli annunciati dal Presidente Pittella e richiesti ai nuovi assessori con le lettere, perché le condizioni e le opportunità per la ripresa si costruiscano a partire dalle nostre risorse naturali (petrolio-gas, acqua, ambiente-territorio) e finanziarie (nuova programmazione POR Basilicata 2014-2020). Noi continuiamo a sostenere la nostra idea di Basilicata aperta, non più chiusa nel suo eccessivo localismo, in rete con le restanti regioni del Mezzogiorno, connessa e pronta a cogliere le opportunità di collaborazione e scambio con quelle realtà più significative che ne possano aumentare la competitività. Ed abbiamo indicato i motori dello sviluppo, le riforme più urgenti e le proposte per nuova e stabile occupazione”.