Il Movimento Riscatto sostenuto da Altragricoltura, LiberiAgricoltori e l’UCI Basilicata, nelle scorse settimane ha annunciato di ritirare la
presentazione delle liste elettorali per le elezioni dell’Assemblea al Consorzio di Bonifica di Basilicata denunciando le illegittimità e le
illegalità a fondamento della convocazione.
Dopo la denuncia all’opinione pubblica, preso atto che dal Commissario del Consorzio non sono arrivate risposte e segnali di voler rimediare ai gravissimi problemi evidenziati, sono seguiti una serie di atti conseguenti. Su mandato delle Organizzazioni e delle realtà coinvolte è stata presentata una denuncia penale alla Procura della Repubblica di Matera perchè siano accertate le responsabilità penali e le condotte del Commissario con particolare riferimento alla composizione delle liste degli aventi diritto al voto, alla loro comunicazione ed alla modalità con cui sono gestite le procedure di presentazione delle liste e di tenuta delle elezioni.
A questa denuncia (presentata per il tramite dei Carabinieri di Matera) si è aggiunta la richiesta formale al Presidente della Regione
Basilicata, invitato a intervenire in ossequio a quanto previsto dagli articoli 27, 28 e seguenti della Legge Regionale n.1 dell’11 gennaio
2011 che consente alla Regione di sottoporre a controllo successivo gli atti assunti dal Consorzio, a realizzare ispezioni ed a sostituirsi in
caso di inadempienze.
“Un atto che punta a sollecitare formalmente l’assunzione di responsabilità della Regione, convinti come siamo, che sia interesse
delle istituzioni e dei cittadini della nostra regione perseguire con la trasparenza la Riforma di un Ente forte e pienamente legittimato nei
nuovi compiti che dovrà assolvere e nella delicatissima azione di risanamento per passare dal carrozzone inefficiente che è diventato
negli anni ad un presidio di servizi utili e di tutela del territorio” hanno dichiarato sia Gianni Fabbris che Nicola Manfredelli nella
riunione che mercoledi sera ha deciso le iniziative e il calendario delle azioni che dalla settimana prossima sarannoo sviluppate in una
campagna per fare luce sulle “Elezioni truffa in Basilicata”.
In particolare al Presidente Pittella viene chiesto di sospendere le elezioni e di ripristinare le condizioni per un voto trasparente e nella
piena legalità e legittimità. Obiettivo che, per il Movimento Riscatto, può essere raggiunto con la sostituzione del Commissario del Consorzio o, come prevedono le norme, con la proroga del suo mandato finalizzata alla realizzazione di quanto fin qui non è stato fatto, ovvero alla definizione di elenchi di aventi diritto al voto e di procedure di garanzia adeguate.
A tal proposito nell’atto notificato al Presidente Pittella, che ha ricevuto per conoscenza copia della denuncia alla Procura della
Repubblica, fra le diverse questioni ne vengono sottolineate tre: il fatto che il Consorzio ha “L’OBBLIGO DI LEGGE” di tenere registri
aggiornati dei contribuenti che, dunque, non possono comprendere migliaia di morti, il fatto che l’elenco fornito non è depurato da “chi
non è in regola con i pagamenti” (rendendo impossibile accertare in maniera preventiva chi è portatore dei diritti di elettorato attivo e
passivo come prevedono le norme), il fatto che nei dispositivi di attuazione delle elezioni non è prevista alcuna funzione “terza e
indipendente” di controllo, lasciando in capo al Consorzio stesso le funzioni di controllo della correttezza e della legalità delle
procedure. “Dovremmo fidarci del Consorzio, in buona sostanza, per sapere se un elettore è in regola o non è in regola, se è vivo o è
morto. Se passasse questa logica sarebbe come dire che in Italia in una elezione il controllore e il controllato possono essere tranquillamente la stessa persona. Una idea della trasparenza e della democrazia più simile alla Corea del Nord che ai dettato della Costituzione” ha commentato Nicola Manfredelli.
Mentre sono in corso le azioni presso la magistratura sia nelle sedi penali che civili per ottenere trasparenza e legalità (nei prossimi giorni pronti altri atti nel caso che continuino a non arrivare risposte, è al via la campagna di informazione nazionale e regionale,
con l’obiettivo di aprire i riflettori su quanto potrebbe accadere in Basilicata se il 15 luglio prossimo si dovessero, comunque, tenere le
elezioni al Consorzio di Bonifica.
Gianni Fabbris: “I cittadini e gli agricoltori devono conoscere quello che accade e devono essere coinvolti; devono sapere quanto poco è tenuto in conto il loro reale, trasparente e consapevole coinvolgimento nelle decisioni di un Ente che si avvia ad avere compiti sempre più delicati. Fra questi compiti, il primo e il più urgente sarà quello di ripianare debiti per circa cento milioni di euro fatti da gestioni incapaci e irresponsabili con il supporto di quelle organizzazioni sindacali agricole che avrebbero dovuto tutelare gli interessi degli agricoltori e
dei cittadini e che, grazie alla compiacenza politica, hanno finito per avallare una situazione insostenibile. Quando questi signori imporranno tassazioni suplettive per spremere altri soldi agli agricoltori già in crisi e indebitati per ripianare i debiti fatti da loro, sarà chiaro perché queste elezioni si dovevano fare nel silenzio e senza che si sapesse troppo in giro. Cosi non sarà. Siamo impegnati a garantire un progetto di Riforma serio per un Ente che può garantire economie, efficacia, risanamento e servizi solo se esce dalle logiche da carrozzone in cui è stato fin qui tenuto”
Questo il calendario delle prime iniziative:
Lunedi 9 luglio ore 11 – Casa degli agricoltori a Matera. Presentazione dei documenti sul Consorzio di Bonifica, sul suo stato debitorio e sulle proposte del Movimento Riscatto. Presentazione e lancio della campagna nazionale e del dossier che verrà depositato in parlamento “NO alle elezioni truffa in Basilicata”.
Martedi 10 Luglio ore 18.30 – Comune di Montemilone, assemblea di zona con invito ai sindaci, agli agricoltori ed ai cittadini. Avvio della
Raccolta delle firme al Presidente della Repubblica.
Mercoledi 11 Luglio ore 18,30 – Villadagri, assemblea di zona con invito ai sindaci, agli agricoltori ed ai cittadini. Avvio della Raccolta delle
firme al Presidente della Repubblica.