“Con l’on. Rocco Palese ed altri colleghi di tutti i gruppi parlamentari abbiamo incontrato una delegazione di agricoltori ed amministratori locali anche della Basilicata per affrontare il tema dell’imu agricola”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (FI), che prima di incontrare la delegazione ha avuto un colloquio, assieme ai colleghi lucani Antonio Placido e Maria Antezza, con il vicepresidente della Camera dei deputati, Marina Sereni. “Una tassa che rischia di far precipitare nel dissesto finanziario centinaia di Comuni italiani – ha continuato il parlamentare – e di accrescere la crisi per migliaia di azienda agricole. L’impatto dell’imu agricola sta facendo i sui danni con i Comuni che non riescono a riscuotere la tassa ed i bilanci comunali che non si riescono a chiudere. Il governo Renzi non può continuare ad ignorare un tema che ha risvolti solcai negativi di immensa portata”.
L’Ugl Basilicata solidarizza con i sindaci, cittadini ed agricoltori per aver manifestato in P.za Montecitorio a Roma, e si oppone categoricamente a questa ingiusta norma prevista per l’IMU sui terreni agricoli ritenendo l’imposta iniqua che penalizza il settore dell’agricoltura, in generale, e la Basilicata in particolare per la natura dei sui territori, molto spesso argillosi e poco produttivi, inquinati oltre che per la scarsa densità della popolazione. Lo diciamo da mesi ed ora con vergognoso ritardo se ne saranno accorti anche a Palazzo Chigi. La situazione per la gran parte dei Comuni lucani è insostenibile e in molti casi i bilanci rischiano di saltare”.
Lo dichiarano i segretari regionali dell’Ugl Basilicata Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “ci troviamo di fronte a uno Stato che continua a vessare un settore che è già in ginocchio come l’agricoltura e in questo caso, piccoli proprietari di appezzamenti di terra. Con il pagamento dell’IMU sui terreni agricoli di chi prima era esente si rischia di creare profondi disagi a Comuni e cittadini nella consapevolezza della complessa situazione finanziaria che sta vivendo il settore agricolo nella nostra regione, in particolare. Siamo vicini ai tanti proprietari dei terreni agricoli che hanno dato vita a una grande manifestazione di protesta per dire no a questa tassa, che quasi nessuno è in grado di potere onorare, considerate le difficoltà del momento per effetto della crisi economica. A questo punto serve che Governo e Parlamento cancellino il provvedimento 23 gennaio 2015 d.l. n. 4 sull’IMU agricola con un intervento legislativo, ribadendo il concetto che ci troviamo di fronte ad aree disagiate: l’Imu sui terreni agricoli va abolito senza ma e senza se. Non semplici rinvii ma, esenzione. E’ una vergogna – proseguono Tancredi e Giordano -, hanno reso retroattiva una norma per reperire le risorse necessarie per la copertura della promessa elettorale del premier Renzi, i famosi 80 euro, è una vera e propria presa in giro per Sindaci e per i proprietari. Per il nostro territorio si tratta di un’ulteriore mannaia fiscale destinata a compromettere ancora di più il già precario stato di salute dell’agricoltura, che resta tuttora uno dei settori trainanti dell’economia. Tale tasse imposta è un colpo durissimo al mondo agricolo lucano, che attendeva con speranza dal Governo una norma in grado di riequilibrare, con l’aggiornamento degli estimi catastali, le disparità esistenti e quindi dare una boccata d’ossigeno al settore. I poveri agricoltori della Basilicata si ritrovano, invece – concludono i segretari Ugl -, con un provvedimento volto a fare cassa, sordo alle peculiarità di un mondo in grande sofferenza e ingeneroso verso un settore strategico anche per la salvaguardia del territorio.”