Martedì 28 luglio 2020 alle ore 9.30 nell’Azienda Palmitesta, in agro di Ginosa e alle ore 11.30 presso Aba Bio Mediterranea di Policoro associata alla Rete per la terra (dove avverrà il confezionamento dei prodotti agricoli ‘Iammè) No Cap, Megamark e Rete per la terra presentano il progetto “Donne braccianti contro il caporalato”.
Il progetto sarà presentato in due momenti: alle 9,30 è prevista una visita nelle campagne di Ginosa per documentare il lavoro nella vigna e la raccolta dell’uva da parte delle braccianti; seguirà alle 11,30, nella Aba Bio Mediterranea di Policoro, associata alla Rete PerlaTerra, la conferenza stampa di presentazione del progetto.
Di seguito la nota integrale e il programma dell’iniziativa.
La Rete Per la Terra risponde all’appello. Saranno gli agricoltori a cacciare i caporali e tutte le mafie dalle nostre terre.
Martedi 28 luglio, insieme ai nostri alleati, vi raccontiamo come. “Le aziende coinvolte dalla Rete Per la Terra nel progetto costruito insieme in questi mesi con l’Associazione NoCap e il Gruppo di distribuzione Megamark, sono nel pieno del lavoro in Puglia, in Sicilia e in Basilicata per realizzare concretamente il progetto di offrire ai cittadini un cibo in cui siano garantiti i diritti del lavoro, la sicurezza alimentare e la qualità, il prezzo e la modalità di produzione agroecologica. Insomma un cibo giusto fondato sui diritti che produca economia buona sulla base di un forte patto sociale” sottolinea Gianni Fabbris, presidente della Rete Per laTerra nell’inviare alla stampa l’invito a partecipare alla presentazione del progetto “Donne Braccianti contro il caporalato” che avverrà martedi mattina 28 luglio fra le campagne di Ginosa e Policoro.
Nelle settimane scorse, Gianni Fabbris aveva lanciato un appello agli agricoltori del metapontino e del Sud all’indomani degli arresti per caporalato e dei sequestri delle aziende a farsi parte attiva e a non accettare l’idea che la crisi di prezzo e l’assenza di servizi siano inevitabili.
Si legge nell’appello: “Dobbiamo alzare la testa mettendo in campo sia una nuova stagione di iniziative e mobilitazioni per chiedere alle istituzioni regole giuste e un ruolo del pubblico efficiente per regolare i prezzi, un rapporto trasparente fra domanda e offerta di lavoro, l’accoglienza, i trasporti sia sforzandoci di costruire filiere del cibo giuste e senza i caporali. Perché il problema non può essere lasciato solo ad uno dei soggetti del ciclo economico ma riguarda la responsabilità di tutti: agricoltori, lavoratori, distributori e cittadini”.
La Rete PerlaTErra (associazione per l’economia etica, circolare e l’agroecologia e rete di imprese impegnate a produrre un cibo giusto) risponde con la partecipazione attiva al progetto in alleanza con l’Associazione NoCap e il gruppo Megamark e martedi mattina a Policoro sarà l’occasione per fare il punto su questa esperienza che concretamente dimostra sul campo come “un’Altra Agricoltura è possibile e sempre più necessaria”
Programma
Ore 9.30 Ginosa, Azienda Palmitesta (Strada Comunale 19 – Corvellara, Ta)
Incontro nelle campagne di Ginosa per documentare il lavoro nella vigna
Ore 11.30 – Aa bio Mediterranea – via Lido – Policoro – Conferenza stampa.
Interverranno:
Yvan Sagnet, presidente Associazione internazionale anticaporalato NO CAP
Francesco Pomarico, direttore operativo Gruppo Megamark
Gianni Fabbris, presidente Associazione ‘Rete Perlaterra ’
Vincenzo Santoro, presidente Aba Bio Mediterranea
Lucia Pompigna, bracciante Aba Bio Mediterranea
Enrico Mascia, sindaco di Policoro
Rinaldo Argentieri, prefetto di Matera