“La delimitazione delle aree agricole del Metapontino colpite dagli eccezionali fenomeni metereologici di questi giorni e la quantificazione dei danni alle infrastrutture rurali al servizio di aziende e famiglie sono adesso le priorità che ci vedono cooperare in stretta sintonia con il Dipartimento Agricoltura della Regione”. Lo sostengono in una nota congiunta i presidenti della Cia regionale Donato Distefano e del Materano Nicola Serio riferendo che, proprio per accelerare queste operazioni essenziali per la dichiarazione dello stato di calamità naturale da parte del Governo, tecnici della Cia, unitamente a quelli delle altre organizzazioni professionali agricole, affiancheranno i funzionari del Dipartimento Agricoltura. Per Serio “i 3 milioni di euro annunciati dall’assessore Nicola Benedetto sono sicuramente un atto importante che potranno avviare la gestione dell’emergenza”. Per Distefano “poiché buona parte delle colture allagate e distrutte, di cui ancora non è possibile fare una stima di danno, sono coperte da polizze assicurative, bisogna pensare alle opere infrastrutturali rurali per consentire ai titolari delle aziende di ritornare a condizioni di normalità. Sarà poi la dichiarazione dello stato di calamità – sottolineano i dirigenti della Cia – a far scattare il Fondo Nazionale di solidarietà per il ripristino delle colture, le misure che spettano alla Regione e la defiscalizzazione ed esonero degli oneri sociali-previdenziali”. La Cia lucana inoltre avvierà iniziative di coordinamento dell’attività con la Cia del Tarantino e pugliese per unificare l’impegno rivolto al Governo, al Parlamento e alle due Regioni.
Distefano insiste: “si percorra la via della pulizia e dello scavo dei grandi e piccoli canali sui quali non si fa più manutenzione da 30/50 anni. Devono essere puliti gli alvei e dove necessario le sponde dagli alberi e dalla vegetazione che crea ostruzione e pericolo in caso di piena. Riguardo al settore agricolo, nello specifico si pensi alla rapida attuazione dei progetti, delle iniziative già mappate e individuate di cui all’accordo di programma Stato/regioni relativa alla valutazione ed alla gestione del rischio alluvioni di cui alla direttiva CE 60/2007 recepita in Italia con il D.lvo 49/2010; gestione unificata del piano di manutenzione e preservazione del territorio raccordando le varie competenze in essere con il pieno ed organico coinvolgimento delle aziende agricole e predisponendo i contratti di manutenzione e fornitura di servizi agro meccanici in ambiti definiti e mappati. Occorre porre immediato riparo e lavorare in tempi veloci –conclude Distefano – per costruire un sistema ambientale realmente sostenibile, valorizzando il ruolo primario dell’agricoltura quale volàno di riequilibrio territoriale”.
Ott 09