Dopo il servizio trasmesso da Piazza Pulita su La 7 una nuova bufera, questa volta di carattere amministrativo, si abbatte sul comparto del mobile imbottito materano. Un’operazione della Direzione provinciale del Lavoro avrebbere fatto emergere la presenza di 763 lavoratori cinesi “in nero” all’interno di Consofa, la società consortile materana a responsabilità limitata specializzata nella produzione di salotti e controllata da Calia Trade SpA al 49%, Nicoletti trade sr (24,5%), Logistica e Trasporti srl (24,5%) e Cielle Partners (2%). La notizia è stata diffusa dall’inserto Corriere del Mezzogiorno del Corriere della Sera di domenica 8 dicembre 2013 ed è stata accolta con grande stupore sia dal mondo imprenditoriale che sindacale. Il quotidiano precisa che la Direzione provinciale del Lavoro dopo ripetuti sopralluoghi ha esaminato la documentazione reperita dal 1 gennaio 2010 al 30 giugno 2012 e dopo aver concluso le indagini nel mese di luglio ha elevato una maxi-multa di 5,2 milioni di euro determinata da un effetto moltiplicatore: in pratica è stata elevata un’ammenda di 50 euro (interposizione illecita da pseudo appalto) e 20 euro per 75.498 ore accertate e per i 763 dipendenti illegalmente in servizio presso le sedici aziende controllate.
In merito all’operazione della Direzione provinciale del Lavoro diffusa dagli organi di stampa si registra una replica della società Consofa srl. Di seguito la nota integrale.
Un consorzio di aziende che operano nella legalità.
In relazione ad alcuni articoli pubblicati sugli organi di stampa, Consofa ritiene necessaria una puntualizzazione di merito sull’operato posto in essere dall’azienda, sempre ispirato ai valori della legalità, al rispetto dei propri collaboratori, alla tutela del proprio brand.
Con riferimento al verbale di accertamento redatto dalla Direzione Territoriale del Lavoro di Matera, Consofa precisa che, pur rispettando il lavoro svolto degli organismi di controllo, ritiene che quanto emerso sia frutto di un’errata valutazione del rapporto contrattuale in essere tra la stessa Consofa e i suoi fornitori ed appaltatori.
È fondamentale ribadire che Consofa è un consorzio di aziende che opera nella legalità e nel pieno rispetto dei principi dell’etica del lavoro, come siamo certi di poter dimostrare nelle sedi opportune, con l’ausilio dei nostri legali Emilio Nicola Buccico e Francesca Chietera, ai quali abbiamo conferito mandato per tutelare gli interessi e l’immagine aziendale.
Per questa stessa ragione, siamo certi di confermare la correttezza del nostro operato, avendo sempre massima fiducia nella giustizia.
Avremo la possibilità di dimostrare la verità, senza trarre conclusioni affrettate e soprattutto aprioristiche.
Riteniamo inopportuno, pertanto, che siano espressi da terzi giudizi di valore nei confronti del Consorzio Consofa, in assenza di difesa e di pronuncia di un organo di giudizio.
Sosteniamo tutto questo non solo nell’interesse di Consofa, ma anche per tutelare un territorio già abbondantemente impoverito come quello di Matera, in cui siamo presenti e fortemente radicati, nonostante le innumerevoli difficoltà, contribuendo ad alimentare il valore ed i valori di una tradizione manifatturiera che, ancora oggi, rappresenta un vanto per questa terra.
CONSOFA Scarl
In merito all’operazione della Direzione provinciale del Lavoro diffusa dagli organi di stampa si registra una nota di Donato Caldarulo, Presidente Distretto del Mobile Imbottito di Matera e Montescaglioso.
“Quello del rispetto della legalità è un valore che sta a cuore a tutte le aziende che operano nel distretto. È interesse comune, pertanto, salvaguardare i principi della legalità, in quanto rappresentano una condizione indispensabile per la tutela del comparto. Il tema è all’attenzione dei massimi vertici istituzionali, visto che recentemente anche il prefetto di Matera ha ribadito che “la fenomenologia non appare così grave e diffusa, come denunciato recentemente dai mass-media, tenuto conto che le irregolarità riscontrate nel settore del mobile imbottito sono presenti in questa provincia come in altre realtà produttive del territorio nazionale”.
Nel merito, ribadisco la piena fiducia nel corso della giustizia, perché sia fatta piena luce sulla verità dei fatti.
Auspico, tuttavia, che si eviti il gioco al massacro dell’accusa e del sospetto, prima che si pronuncino gli organi della giustizia, in quanto questo sistema perverso finisce per indebolire tutte le imprese, minando anche le certezze dei lavoratori.
Donato Caldarulo, Presidente Distretto del Mobile Imbottito di Matera e Montescaglioso
Mobile imbottito, sindaco di Matera Salvatore Adduce: “Avviare un’operazione verità”
“La grave crisi in cui versa il settore industriale nell’intero paese e nel sud in particolare trova la provincia di Matera particolarmente esposta a causa delle difficoltà del comparto del mobile imbottito”. Lo afferma il sindaco di Matera, Salvatore Adduce.
“Il distretto del salotto della Basilicata e della Puglia – aggiunge Adduce – ha assicurato per anni ricchezza e posti di lavoro in un’area che con gli anni era divenuta un vero fiore all’occhiello dell’industria manifatturiera. Prima con la globalizzazione e la delocalizzazione delle aziende e poi con la grande crisi sono cambiate tante cose. Sono state chiuse moltissime imprese e sono stati persi migliaia di posti di lavoro. Oggi abbiamo la necessità di ricostruire un tessuto che è compromesso. Le notizie di questi giorni su presunte violazioni delle regole del mercato del lavoro ci preoccupano. È necessaria una vera e propria operazione verità per impedire possibili speculazioni e strumentalizzazioni che non giovano certamente al nostro territorio e alle nostre aziende. Siamo convinti che le aziende del distretto del mobile imbottito hanno sempre operato nel rispetto della legalità e delle regole del mercato del lavoro. Se si dovesse accertare che tali regole sono state violate tutti abbiamo il dovere di intervenire per salvaguardare il buon nome della città di Matera e del territorio. Sarebbe grave se certe denunce risultassero pretestuose e formulate solo per coprire altre responsabilità o addirittura nuovi licenziamenti come da taluno paventato. Dalla crisi – conclude Adduce – si esce rinsaldando il profilo etico delle aziende rispettando le regole del gioco e tutelando il lavoro”.
La fotogallery relativa all’articolo pubblicato dal Corriere del Mezzogiorno (inserto Puglia e Basilicata del Corriere della Sera di domenica 8 dicembre 2013
UNA RISPOSTA A CHI DICE CHE LA DTL DI MATERA NON FA’ NULLA PUR SAPENDO QUE CHE ACCADE NEL MONDO DELLA PRODUZIONE SALOTTI…ED A TITO DI MAGGIO (DICEVA DI NON SAPERNE NULLA DEI CINESI, LO GNORRI…!) E DELLE SPORCHE ISTITUZIONI VENDUTE ALLA POLITICA!!!
CON SODDISFAZIONE ED ORGOGLIO, UN ISPETTORE DEL LAVORO FUORI SEDE…
Sappi che oramai i controlli sono all’ordine del giorno.
di questo passo si perderanno anche i posti di lavoro dei MATERANI ….
e credimi siamo ancora in tanti.
FORSE IN PUGLIA ….. non accade tutto ciò
convingi l’azienda per cui lavori a richiamare i cassintegrati invece di utilizzare la manodopera cinese solo così si possono salvare tutti i posti di lavoro
io
solo questo sai dire ”io”. e tutte le altre PAROLE, ch nan t spaddicc a parlarr, BALBETTI, ecco perche’ non parli ai microfoni. TI NASCONDI SEMPRE.
I cinesi devono pagare le tasse e mettersi in regola con l’inps e altri enti, nonchè in regola con la concorrenza altrimenti a casa tutti –
Matera non può ripetere quello che è avvenuto a Prato. I cinesi se voglio stare nel nostro Paese devono mettersi in regola e pagare tutte le tasse ed i contrimuti, altrimenti se ne andassero tutti perchè fino alla fine si prenderanno la nostra Città –
…ricordo la riunione di urgenza dal prefetto e “cito” dall’articolo della riunione: la situazione non è come è stata rappresentata dalla trasmissione….infatti è PEGGIO!!
DIMISSIONI DI TUTTI……
E I SINDACATI??? CHE SCHIFO….
CARO NEQROUZ,
e secondo te per colpa di questa gentaglia di cinesi devono pagare le NOSTRE aziende materane??? che tra l’altro sono tra le pochissime ad aver mantenuto quel poco di occupazione a MATERA che adesso va a farsi fottere?? che puniscano i cinesi!!! che di lecito non fanno mai niente!! questo sì, ma non NOI MATERANI!!!
poveri noi….
i sindacati achiudesserrr tutti, sono complici.
Immaginate un po’ se questi mille posti di lavoro fossero riservati ad altrettanti Materani come potrebbe migliorare la nostra economia! Ci sarebbero altre mille persone che spendono in città’ ed alimentano altre imprese.
I nostri sindacalisti e politici stono corrotti!!!!!!!!
DENUNCIAMO.DENUNCIAMO DENUNCIAMO SOLO COSI POSSIAMO RIOTTENERE IL NOSTRO POSTO DI LAVORO
Tra un po’ la denuncia che farai sarà quella di un povero tappezziere che inizierà a rubare se si continua a tartassare di controlli e multe, le ultime società operanti nel settore.
Andassero a fare i controlli in Calabria o in Provincia di Napoli e il resto della campania,
non li fanno neanche entrare in azienda, anche perché carabinieri e polizia lì hanno priorità diverse.
Cari angelo,freespirit ecc.. sapete quanti cassintegrati contattati per lavorare rispondono dicendo che vorrebbero mettere due piedi in una scarpa !!!!!!
Voi non dovete riottenere il “vostro” posto di lavoro, voi dovete ottenere UN posto di lavoro.
Forse sarebbe il caso di darsi da fare prima che scada la cassa, ma oramai il materano è abituato a fare il signore, mica posso fare qualsiasi lavoro, l’aria è amara e se non ci diamo tutti una regolata lo sarà ancora di più.
ma tu chi sei? un parassita che vive grazie al sacrificio cinese?
quando arriverà il tuo turno allora vedremo se riuscirai a produrre a 10-15 centesimi al minuto se poi sei uno di quelli che stanno in ufficio a grattarsi behh la pacchia è finita
“se riuscirai a produrre a 10-15 centesimi al minuto”
” se poi sei uno di quelli che stanno in ufficio”
se se se se …. bla bla bla bla
vedremo
E quei fantomatici industriali plurifalliti – che hanno lasciato sul lastrico decine di famiglie materane licenziando a mani basse e chiudendo stabilimenti realizzati per gran parte con soldi pubblici – e che ce li ritroviamo ora a lavorare con la manovalanza cinese, in quale parte del mondo li dovremmo spedire?
Secondo voi questi pagheranno la multa……….. Qui pagano solo i fessi i furbi comprano le ville in Sardegna o mandano i soldi in svizzera e i poveri dipendenti stanno tutti messi male.vergogna e questa la politica dei comunisti della nostra regione che invece di tutelare i lavoratori divide la pagnotta con gli imprenditori
Denunciamo !!!!
ALLORA PERCHE’ NON CHIUDONO GLI OPIFICI CINESI? PERCHE’ DICONODI AVER FATTO TANTI CONTROLLI ED AVER TROVATO TUTTO INREGOLA? COM’E’ CHE A PRATO E IN TUTTA ITALIA ADESSO VENGONO FUORI GLI STABILIMENTI CINESI FUORI REGOLA? E FINO AD ORA CHE FACEVANO?
IO DICO PRENDIAMOCELA CON LORO…METTIAMOLI IN CONDIZIONE DI METTERSI I REGOLA VERAMTNE SE VOGLIONO RESTARE QUI MA NON PRENDIAMOCELA CON GLI ITALIANI (MATERANI) CHE FORSE SONO STAIT ANCHE COSTRETTI A RIVOLGERSI A QUESTA FECCIA…PER SOPRAVVIVERE.
Ragazzi nn è colpa dei cinesi ma bensì di queate aziende materane…ke per guadagnare fanno lavorare sti poverinia 0, 10centesimi al minuto cosa ke non possono fare cn il materano….allora ki ci guadagna? Ora da dove prenderanno i soldi x la multa? Dato ke dalle ccasse integrazioni ke nn hanno più potuto richiedere sn passati ai contratti di solidarietà xkè erano in crisi ed erano in esubero? Mbo….
IL BUE CHE DICE CORNUTO ALL’ASINO…
NON VI PREOCCUPATE IL PRESIDENTE DEL DISTRETTO DEL SALOTTO IL DOTT. DONATO CALDARULO AGGIUSTERA TUTTO……………………..
bella questa battuta…………….
prima o poi doveva accadere
Ho letto qualche commento…soltanto qualcuno…..tanto si sa sono tutti contro chi dovrebbe controllare e lo fa con comodo…..io mi rivolgo a tutti i cassi integrati che sapevano e non hanno denunciato…..non avete denunciato perché vi fa comodo percepire soldi dal governo….e da chi paga le tasse…e nel contempo lavorare a nero o per gli ex salottifici o nei vostri scantinati….
il materano è baccalà
questi sono gli anticorpi del presidente del mobile imbottito di Matera
aspettate a dare giudizi affrettati in attesa dei gradi di giudizio … questa storia potrebbe rivelarsi un enorme abbaglio. E’ più facile da parte dell’ispettorato contestare dei reati ad una entità certa ed esigibile quale essere una società italiana amministrata da italiani piuttosto che andare ad acchiappare i cinesi delle società che evaporano dopo qualche anno.
Un Stato impotente difronte alla illegalità diffusa scarica sugli imprenditori ed indirettamente sui lavoratori le proprie inefficienze. Controllori, sindacalisti, imprenditori e cassaintegrati si mettano una mano sulla coscienza prima di aprire bocca.
TUTTI SAPEVANO…TUTTI SANNO…
NESSUNO AGISCE.
E QUANDO QUALCUNO PRENDE CORAGGIO E DENUNCIA COSA FANNO QUESTI IMPRENDITORI SCALTRI? SI PERMETTONO I MIGLIORI AVVOCATI DI MATERA PER DIFENDERSI!
OVVIAMENTE PARLIAMO DI “MIGLIORI” NEL SENSO CHE SI FANNO PAGARE BENE PER PULIRE LO SPORCO, QUELLE DELLE COSCIENZE… SIA PROPRIE CHE DEI LORO CLIENTI.
VERGOGNATEVI!
il bello è che Buccico e Calia nella allora compagna elettorale per la poltrona di sindaco si insultavano di santa ragione ricordo la frase quel signore pensi a fare l’imprenditore. Ora sono amici
Noi a Matela lavolale molto voi invece poco sudale e molto diveltile adesso peggio pel voi
Qui il problema nn è solo del cinese conto terzi ke lavorava a nero…dall’indagine e servizio fatto è uscito fuori ke c’erano persone messe in cassa integrazione dalle aziende madri ma ke poi sempre per le stesse lavoravano a nero presso i loro conto terzi…..ed è veramente vergognoso! Ora vi chiederete se questa multa verrà pagata…ci scommettiamo ke nn pagherà nessuno? E finirà tutto a tarallucci e vino in quanto questi colossi dei divani sn tutelati dai sindacali cn cui si mettono d’accordo…basta vedere la fine del servizio dove la tizia del sindacato nn sapeva cosa rispondere….pagare una multa del genere provocherebbe secondo me altra disoccupazione. …..se i ra stanno cn contratti di solidarietà x esubero se dovessero effettivamente pagare sta multa dove finirebbero?
Ovviamente gli imprenditori cercano sempre strade nuove ma come non dimenticare la storia degli ultimi anni? Circa 20 anni fa le stesse aziende lamentavano una difficolta’ nel reperimento di manodopera ”specializzata”. Per queste ragioni, forse, hanno prima cercato di importare semilavorati da aziende estere. poi di realizzare all’estero propri stabilimenti, poi la strada dell’importazione di risorse umane e’ diventata la piu’ produttiva?!
io scrivo a tutti gli ex lavoratori o cassa integrati che provengono da questo settore….negli anni precedenti alla crisi, gli anni d’oro del polo del salotto, io ero nel settore e ricordo benissimo che i certificati medici falsi fioccavano tutto l’anno a discapito di quelli che lavoravano con la febbre pur di far funzionare la giostra. Chiedetevelo e ditevelo…(per non parlare del tempo delle olive, 7 dipendenti su 10 non erano sul posto di lavoro)
….NON E’ UNA GIUSTIFICAZIONE L’ASSENZA, L’AZIENDA AVREBBE DOVUTO DARE I PREMI DI PRODUZIONE IN BASE ALL’ASSENTEISMO, E’ GIUSTO PREMIARE TUTTI I PRESENTI TUTTI E NON POCHI, E NON CHE SI ASSEGNANO I SOLITI PREMI AD AMICI. SIGNIFICA CHE FACEVA COMODO ANCHE A LORO CHE GLI OPERAI SI ASSENTASSERO. SABATO SONO STATO IN PROVINCIA DI NAPOLI, SAI COSA MI E’ CADUTO ALL’OCCHIO SUBITO? NON AVER TROVATO NEGOZI CINESI, MA NEMMENO I CINESI IN GIRO.
brava clarissa,
sono cose vere quando avevano il lavoro non lo apprezzavano pensavano solo ad andare al sindacato se l’azienda si permetteva di farli produrre un pò di piu,,,perche il costo del lavoro.. aumentava.. ma se ne frecavano..ne ho visti tanti ma tanti… e adesso si fanno rompere il C…. scusa il termine..dai conti lavori e stanno zitti…siete solo dei coglioni…avevate l’oro in mano…come nell’edilizia ..a matera.. pieni di altamurani..e noi materani siamo capaci a cacciarli????proviamo noi materani ad andare a lavorare ad altamura.. a fare edilizia.. col c… ti fanno entrare..dunque diamoci da fare noi materani..non diamo colpa a nessuno..e meno male che esiste la consofa… che fa lavorare ancora tante famiglie materane..e speriamo che continua ancora…
materani riprendetevi il lavoro.. ma lavorando.. producendo…
non puoi dire che tutti gli operai che producevano divani per calia, Nicoletti, incanto, ecc ecc non hanno voglia di lavorare. Allora queste aziende le hanno create i cinesi? purtroppo il costo del lavoro è così alto in Italia che queste aziende si sono trovati di fronte a una scelta 😮 fallire o esternalizzare le produzioni molti hanno preferito i cinesi perché lavorano a turni 24 su 24 e costano meno L’unico responsabile di questo sistema è il maledetto Euro
È arrivato il momento di dare ai cinesi le stesse condizioni di cassintegrazione di cui godono tutti i materani fannulloni !!!
immaginate cosimo muscaridola al posto di cifarelli al comune di matera che schifo
Tutti un esame di coscienza…lavoratori e datori di lavoro…politici… Tutti, tutti, tutti… Abbiamo avuto tempi bellissimi…poi abbiamo sperperato e regalato le nostre conoscenze al mercato cinese… Siamo andati in Cina a fare la produzione, non contenti facciamo lavorare a nero in Italia i cinesi! Qualcuno mi spiega il senso logico e la crescita che abbiamo avuto facendo questo????? Io proprio non capisco!!!!
ma questi che fanno tanto le persone x bene non sanno proprio cosa sia la vergogna? si sono arricchiti grazie al lavoro dei materani e ai tanti soldi pubblici ma vogliono guadagnare ancora di più sfruttando i cinesi e la cassa integrazione x continuare tutta la loro incasinata famiglia a vivere nel lusso……allora x questo Natale auguro il peggio di tutto e ancora di più a tutte le vostre già sfasciate famiglie…..VERGOGNATEVI……
abolite la cassa integrazione per i lavoratori del salotto.andate a lavorare butroni!!!!!!!
………….o come si dice a Bari : SFALZIN !!!!!!!!
ma scusate, qui si dice che i materani non hanno voglia di lavorare ed ecco qui i cinesi. Ma allora anche a Prato, Forlì, Ravenna non hanno voglia di lavorare?
Ma il senatore di maggio cosa dice ??? Presidente anzi ex presidente del polo anzi dell’ex polo del salotto!!!