La nuova mobilità in deroga made in Regione Basilicata, nota di Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale.
Siamo veramente trasecolati quando abbiamo letto il verbale del Tavolo permanente contro la crisi sottoscritto dai rappresentanti della CGIL, CISL e UIL e i dirigenti regionali Marsico e Marchese.
Abbiamo presentato un’interrogazione a risposta immediata per sapere se, davvero, l’Amministrazione regionale pensa di risolvere il problema della disoccupazione e degli ex lavoratori beneficiari di ammortizzatori in deroga con corsi di formazione.
Agli ex lavoratori che sono rimasti esclusi dalla mobilità in deroga dopo il decreto Poletti e che sono in presidio permanente da alcune settimane davanti il palazzo regionale chiedendo lavoro e non assistenzialismo, le istituzioni rispondono con attività formative e reddito d’inserimento di almeno 400 euro mensili.
Dalla cassa integrazione alla formazione. Come a dire: ora che l’assegno di mobilità non potete riceverlo ve ne diamo un altro, lo chiamiamo ‘reddito d’inserimento’ e affianchiamo qualche corso con rimborso spese.
Un tavolo contro la disoccupazione al quale non partecipano le rappresentanze datoriali, che dovrebbero essere i primi attori da interpellare per arginare il problema ‘mancanza di lavoro’ è cosa troppo surreale. A ciò si aggiunga che questi corsi, i quali dovrebbero accompagnare all’inserimento persone che, senza loro colpa, non lavorano da anni, dovrebbero durare un paio di mesi (novembre e dicembre). Giusto il tempo di arrivare a fine anno per l’approvazione del nuovo bilancio.
Allora si capisce che si tratterà del solito palliativo per una situazione che i Governi regionali hanno lasciato incancrenire, che i 15.000 posti di lavoro promessi dal Presidente della Regione prima delle elezioni, ora, altro non erano che 15.000 assegni assistenziali. Che assistenzialismo ‘rivoluzionario’!
Potenza, 17 ottobre 2014
Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale