Le novità della nuova PAC 2023-2027 e le misure del Psr Regione Basilicata che ha una dotazione complessiva di 452 milioni di euro sono state al centro dell’incontro promosso a Matera (sala conferenze Camera Commercio) dalla Cia-Agricoltori intercomunale Matera-Montescaglioso-Grottole. All’introduzione del Presidente Collegio Periti Agrari Matera, dott. Giuseppe Silvaggi, hanno fatto seguito interventi d Giuseppe Stasi (presidente Cia Matera), Donato Distefano (direttore), la relazione di Michele Miglionico, responsabile regionale CAA-Cia anche per le misure che riguardano il comparto agro-climatico ambientale e i vari investimenti; ha concluso il presidente Cia intercomunale Matera Cosimo Gaudiano.
L’interpretazione e l’applicazione della nuova Pac – ha sottolineato Miglionico – sono un esercizio non facile, per le diverse opzioni possibili, i vincoli e poi le compatibilità possibili, per questo Cia ha promosso incontri (una sessantina in Basilicata) attraverso un sistema di contatto diretto tale da poter soddisfare le diverse esigenze degli agricoltori ed ha realizzato e diffuso una guida. Si tratta di uno strumento divulgativo curato dal Centro di Assistenza Agricola e al servizio di tutti gli agricoltori per spiegare le novità contenute nella prossima Pac, gli obiettivi strategici e le opportunità per il settore primario. Sette i capitoli di cui si compone la pubblicazione del CAA-Cia: quadro d’insieme e definizioni comuni della nuova Politica agricola comune; pagamenti diretti; sviluppo rurale; condizionalità rafforzata; settori produttivi – OCM; fascicolo aziendale. Oltre a una sezione dedicata all’attivazione degli interventi Psr per Regione.
Cia, con il suo CAA –ha aggiunto Miglionico – vuole essere in prima linea nella consulenza e nell’assistenza alle imprese agricole. La guida sulla nuova Pac è solo l’ultimo tassello di un servizio sempre più qualificato che vuole fornire risposte e sostegno agli agricoltori italiani per operare le migliori scelte sul campo. Miglionico ha illustrato le azioni necessarie per azzerare le emissioni di gas serra e invertire la perdita di biodiversità, per diversificare le filiere di approvvigionamento e valorizzare le produzioni alimentari locali, regionali e globali. Inoltre, è stato condiviso l’impegno per regole eque, non discriminatorie e basate sul commercio, contro misure restrittive ingiustificate sulle esportazioni e per migliorare la sostenibilità dei sistemi agroalimentari, attraverso l’attuazione di un’ampia gamma di innovazioni e la promozione di pratiche agricole meno invasive.
Entro il 2027 – è stato evidenziato – ogni agricoltore dovrà percepire aiuti non inferiori all’80% della media nazionale e per questo dovrà avvenire una redistribuzione delle somme. Oggi, invece, la Lombardia ha una media di 600 euro di contributi per ettaro, mentre le Regioni del Sud solo 120. Con l’arrivo della nuova Pac, dunque, perde chi percepiva molti aiuti per ettaro.
“L’agricoltura -ha sottolineato il direttore di Matera Donato Distefano- ha dimostrato di reggere meglio di altri settori alla pandemia e sta dimostrando di reggere agli effetti pesanti derivanti dalla guerra in Ucraina. La nostra priorità: evitare la chiusura di aziende agricole alle prese con spese non più sostenibili per concimi, carburanti, prodotti essenziali. Per questo non è più tollerabile privare il Dipartimento di una guida politico-istituzionale da oltre sette mesi. Una situazione – ha detto – diventata intollerabile”.