Leonardo Montemurro, presidente di Cna Matera, in una nota commenta le dichiarazioni rilasciate dal neo Assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata Roberto Cifarelli sulle nuove imprese e sulla cultura d’impresa ma in una nota dichiara che serve maggiore coinvolgimento delle associazioni di categoria nelle azioni di accompagnamento e sostegno alle imprese. Di seguito la nota integrale.
Ho letto con grande interesse le dichiarazioni rilasciate dal neo Assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata Roberto Cifarelli soffermandomi con maggiore attenzione a quella parte in cui parla dei progetti e programmi sui giovani di Basilicata, da mettere in campo allo scopo di trattenere nella nostra Regione menti eccellenti che altrimenti emigrerebbero altrove; il tutto rinnovando l’impegno regionale sulla auto-impresa in primis delle classi giovanili.
Voglio, però, ricordare a Roberto Cifarelli che qualsiasi ambizioso programma che si muova in questa direzione rischia di fallire se, di fianco, a risorse e programmi non si imbastisce quelle rete solida, concreta ed efficace in grado di assistere i neo imprenditori nel loro percorso di crescita e sviluppo imprenditoriale: percorso che oltre al supporto degli attori istituzionali (cfr. Sviluppo Basilicata tornata alla sua mission iniziale dell’assistenza ai neo imprenditori, dopo aver abbandonato l’insana idea di divenire Banca regionale) deve necessariamente contare sul mondo delle Associazioni di categorie, le uniche ad avere nel proprio DNA una profonda conoscenza del territorio regionale, dei suoi ambiti socio-economici e delle esigenze basilari delle start-up imprenditoriali; ragion per cui la CNA è disponibile ad offrire la propria collaborazione per l’attuazione dei nuovi programmi regionali fondata principalmente sulla esperienza maturata al riguardo; il tutto per far si che misure importanti in termini di risorse impegnate e di aspettative per i giovani di Basilicata non si disperdano in mille rivoli senza risultato alcuno. Brucia molto, almeno a me, a titolo personale l’esperienza un ponte per l’occupazione, con 30 milioni di euro letteralmente buttati al vento con risultati altamente insufficienti e notevolmente inferiori alle attese: non basta dire l’avevo detto che sarebbe finita così, dobbiamo fare in modo che situazioni come quella descritta non accadano mai più.