“Nella Regione manca una vera politica per la famiglia che affronti seriamente la questione sul come aiutare le neomamme, dove necessiterebbe costruire una rete di assistenza pubblica come accade in Francia o in altri Paesi per sostenere giovani donne che si confrontano con il diventare madri. Basti pensare che Capitale d’Italia, ogni giorno si registrano ben oltre 70 nuove nascite e nulla si incentiva per migliorare la qualità della vita delle neomamme e dei bambini in questa città”.
E’ quanto dichiara in una nota Ornella Petillo, responsabile dell’Ugl Lazio per la quale, “il Comune di Roma e la Regione Lazio nulla hanno fatto affinché promuovessero dei fondi di credito ad’ok per i nuovi nati e con iniziative da far promuovere dai loro Dipartimenti delle Politiche per la Famiglia. Con circa due mesi di ritardo – prosegue la sindacalista -, è arrivata la firma al decreto attuativo che sancisce ufficialmente l’entrata in vigore del bonus bebè 2015 INPS, valido per i bambini nati o adottati dal 1°gennaio 2015 al 31 dicembre 2017. E’ senza dubbio una miseria del Governo poiché le famiglie in possesso dei requisiti necessari, potranno ricevere l’assegno mensile di 80 euro che non basterebbero certamente ad allietare il disagio economico che una mamma registra. Inoltre, a partire dall’anno in corso si riduce anche la platea dei beneficiari a causa dell’abbassamento del limite di reddito a 25mila euro annui per cui – conclude la responsabile Ugl, Petillo – crediamo più che mai che oggi serva più una politica a misura di famiglia e meno slogan propagandistici”.