I lavoratori Rmi e Tis rinnovano un appello alla Regione Basilicata per risolvere le problematiche più volte denunciate dai lavoratori. Di seguito la nota integrale.
Oramai è inutile ribadire che questo governo regionale ha illuso un’intera platea con la presunta proposta delle 102 giornate nel consorzio forestale, accantonando gli ultra sessantenni e i circa 250 lavoratori che sono stati impegnati per lunghissimi anni in area amministrativa sfruttando ancora oggi titoli e competenze e tutto questo a costo zero da parte dei Comuni.
In regione ai tavoli tecnici qualche dirigente si permette di denigrarci chiamandoci spesa, ma in sostanza vorremmo correggerla dicendo di rettificare la terminologia discriminatoria e non se ne dica che si tratti di un linguaggio tecnico di rendicontazione.
Noi RMI e TIS siamo risorsa e non spesa, spesa molto probabilmente è chi in regione prende fior di quattrini e vari privilegi senza svolgere correttamente il proprio lavoro quindi invitiamo a tutti coloro che ci definiscono spesa di correggersi per il futuro e di definirci risorsa per la nostra regione e soprattutto per i nostri cittadini visto che offriamo un servizio pubblico.
Abbiamo fatto l’impossibile in questi anni per farci riconoscere i nostri diritti ed è stato sempre e comunque un continuo scarica barile,fra sindacati e politi vari,sia di destra che di sinistra, chiacchiere e distintivo ma poca sostanza .
Infinite comunicazioni, inviti, relazioni, assemblee regionali e soluzioni al problema da parte di noi lavoratori ma la risposta è stata sempre poco chiara tranne quella del presidente Badi pubblicata in data 11/01/2022 dove dichiarava l’inserimento diretto nelle società partecipate e gli enti strumentali e quindi il riconoscimento dei diritti di qualsiasi lavoratore presente sul territorio Italiano.
Ad oggi solo ciarlatani e venditori di false speranze proponendo molto probabilmente 102 giornate dopo anni di lavoro e soprattutto imponendo un profilo contrattuale non adeguato a tutti anche per chi per anni ha svolto totalmente altro tipo di mansione sia per titoli che per competenze acquisite,un pò come chiedere a un pesce di nuotare sull’albero…
Abbiamo deciso che il nostro futuro non può dipendere da chi non sa cosa significa vivere con 500 euro al mese,abbiamo deciso che il nostro futuro non può dipendere dai chi è sazio e vorrei citare il mio caro nonno e i suoi insegnamenti : (o sazio nu crere a o riun) in sostanza colui che è sazio non crede a colui il quale è digiuno.
E proprio sulla base di questo detto noi stiamo valutando di essere protagonisti e non spettatori.
Stiamo lavorando sulla possibilità di presentarci alle prossime regionali 2024 con una lista composta da lavoratori RMI E TIS delusi da questa classe politica che ci sta governando in questi anni e stanchi di essere strumentalizzati nonostante il nostro supporto dato in passato.
Cogliamo l’occasione per annunciare a tutti coloro che credono ancora in un futuro migliore per la Basilicata ma soprattutto per noi cittadini lucani di aggregarsi al nostro progetto e definire tutti insieme la programmazione per il futuro.
Feb 01