A breve sarà disponibile il bando per il credito d’imposta per gli investimenti nell’innovazione di processo e prodotto. Si tratta di uno strumento, previsto da Obiettivo Basilicata 2012 nel pacchetto delle misure per incentivare la competitività del sistema imprenditoriale lucano, che agisce riducendo la pressione fiscale delle imprese a fronte di nuovi investimenti in ricerca applicata, in sistemi di qualità e di acquisizione di servizi reali. E’ uno dei punti emersi oggi dalla Cabina di regia, istituita per monitorare lo stato di avanzamento delle singole misure e le ricadute prodotte dal Patto di sistema per il lavoro e la crescita. Alla riunione, presieduta dal governatore Vito De Filippo, hanno partecipato, oltre al presidente della Confindustria lucana Pasquale Carrano, i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Alessandro Genovesi, Nino Falotico e Carmine Vaccaro, Paolo Laguardia per il mondo cooperativo, Nicola Fontanarosa di Confapi e Antonio Mele per Confartigianato-Rete Impresa.
Gli assessori regionali alle Attività produttive, Marcello Pittella, e alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Viti, presenti anch’essi alla riunione, hanno puntualizzato il lavoro di ricognizione effettuato dai Dipartimenti sia sulle misure già messe in campo che su quelle ancora da realizzare.
Tra le prime rientra il Fondo di garanzia regionale, su cui occorre una ulteriore riflessione per aumentarne la incisività a favore delle imprese, e tra le seconde il contratto di sito, soprattutto per il comparto estrattivo. Entrambe le azioni saranno al centro di approfondimenti nel corso di incontri che l’assessore Pittella convocherà nei prossimi giorni.
“Obiettivo 2012 – ha detto il presidente De Filippo – è uno strumento innovativo e originale che si caratterizza per una straordinaria coesione tra le parti economico-sociali su attività condivise e rilevanti per lo sviluppo e l’occupazione. Molte azioni sono state già varate e altre lo saranno, ma in tempi ristretti e circoscritti all’anno in corso, per innescare processi virtuosi che rimettano in moto l’economia regionale. Ciò, però, non significa che si è esaurita l’attività di programmazione della Regione, soprattutto su temi fondamentali quali il lavoro, su cui si sta registrando un ampio dibattito a livello nazionale di cui dovremo necessariamente tener conto”.