E’ ancora sotto il segno negativo la previsione per il I trimestre 2014 dei movimenti occupazionali da parte dalle imprese in Basilicata secondo il “Sistema informativo Excelsior” realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro, con la perdita di ulteriori 310 posti (di cui 250 in provincia di Potenza e 60 in quella di Matera) a conferma che la strada indicata dal Presidente Pittella nella relazione programmatica per realizzare opportunità ed occasioni di nuovo lavoro è tutta in salita. Lo sostiene Rossana Florio dirigente regionale del Centro Democratico riferendo che le previsioni parlano di 1390 assunzioni (870 in provincia di Potenza e 510 in quella di Matera) e di 1.690 “uscite” (1130 nel Potentino e 570 nel Materano). In verità – aggiunge – la congiuntura – per le imprese dell’industria e dei servizi sul fronte dell’occupazione, è dappertutto complicata. Solo la dinamicità del tessuto economico lombardo e, in particolare, di Milano, metropoli sempre più proiettata verso Expo 2015, spiegano l’aumento occupazionale previsto di oltre 2mila unità. Tutto ciò accade anche se le attese di un possibile incremento delle esportazioni sostengono le previsioni occupazionali delle imprese con oltre 50 dipendenti operanti in diversi comparti della manifattura “made in Italy”, a partire dalla meccanica (programmati tremila i posti di lavoro in più entro marzo). Un impulso alle assunzioni – soprattutto qualificate – viene dalle imprese dei servizi innovativi e di supporto alle attività aziendali (si prospettano cinquemila posti in più), impegnate nella ricerca di nuove strategie capaci di innescare la miccia della competitività. Ripresa delle assunzioni anche sul fronte dei servizi ai cittadini. Sono indicazioni importanti – commenta Florio – su dove indirizzare giovani laureati e specializzati e soprattutto donne ancora ai margini del mercato del lavoro perché non basta indicare priorità settoriali ed assi progettuali per produrre processi di nuova industrializzazione tanto più se si perdono di vista le specificità delle piccole e medie imprese e prodotti e servizi che reggono meglio alla crisi.
Feb 12