L´Odcec chiede l´istituzione di un tavolo tecnico per individuare forme di collaborazione per coordinare le azioni dell’Agenzia delle Entrate volte a recuperare gettito attraverso la lotta all’evasione, e le esigenze dei commercialisti che si trovano a fare i conti con i tempi stretti imposti dal nuovo accertamento esecutivo.
Con l´obiettivo di promuovere momenti di approfondimento e di rispondere alle esigenze professionali del Dottore Commercialista in merito a problematiche tipiche del rapporto fisco-professionista-contribuente, nella sede dell´Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Matera si è tenuto un incontro con la Direzione Provinciale dell´Agenzia delle Entrate sul tema “La gestione del nuovo accertamento esecutivo tra doveri del professionista, tutela del contribuente e diritto-dovere dell´erario al recupero delle imposte”. Incontro a cui hanno partecipato per l´Agenzia delle Entrate Filomena Sassone Direttore dell´Ufficio Controlli e per l´ODCEC il Consiglio presieduto dal presidente Antonio Longo e la Commissione Studi presieduta da Carmelo Cospito che ha subito evidenziato che “l´accertamento esecutivo rappresenta un potentissimo ma anche pericoloso meccanismo per fare cassa in tempi rapidi, attuato in violazione dei diritti costituzionali dei contribuenti in materia di capacità contributiva e di difesa” mentre la dottoressa Sassone ha rilevato invece che “l´accertamento esecutivo consentirà all´Agenzia di recuperare molto più rapidamente gettito soprattutto da quei contribuenti che, o non impugnano gli accertamenti ricevuti o non attivano gli istituti deflattivi previsti dalla normativa”. Tuttavia se non si dovessero apportare ulteriori modifiche legislative che ne depotenziano gli attuali effetti, sottolineano i Dottori Commercialisti, l´Agenzia delle Entrate – in sede applicativa – dovrà usare questo strumento con grande attenzione e cautela, tenuto conto che gli accertamenti (accertamento sintetico, redditometro, spesometro, indagini finanziarie, studi di settore, parametri, società di comodo, percentuali di ricarico) saranno fondati prevalentemente su presunzioni e non su prove certe di evasione. Per questo motiglio,rate la dott.ato vo, “diventa fondamentale – aggiungono i Dottori Commercialisti – la gestione dell´atto di accertamento che non dovrà più essere ispirata a ragioni di solo gettito erariale affinché a pagare, in nome del contrasto all´evasione fiscale, non siano solo i soggetti già noti al fisco, costretti dalla severità della legge a ricorrere al concordato”. Motivazioni che hanno portato la dottoressa Sassone ad affermare l´importanza, ora più che mai, di sviluppare forme di collaborazione tra l´Agenzia delle Entrate e i Commercialisti per raggiungere soluzioni comuni finalizzate a gestire la notevole quantità di atti e avvisi emessi da parte degli uffici. Da parte loro i Commercialisti hanno proposto di fissare ulteriori incontri nella sede dell´Ordine o negli Uffici dell´Amministrazione finanziaria e di arrivare all´ istituzione di un tavolo tecnico – che rientra nel quadro della Convenzione stipulata dalla Direzione Regionale di Basilicata dell´Agenzia delle Entrate e dagli Ordini dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Matera, Potenza e Melfi- per individuare forme di collaborazione comuni per meglio coordinare le azioni dell’Agenzia delle Entrate, volte a recuperare gettito attraverso la lotta all’evasione, e le esigenze dei commercialisti che già operano in condizioni difficili per la notevole mole di atti ed avvisi con scadenze spesso perentorie, e che adesso dovranno fare i conti con i tempi stretti imposti dal nuovo accertamento esecutivo.