Olivarum, vince il concorso “Trisaia” di Rotondella. Menzioni speciali a Candida olearia di Ripacandida per la Dop, alle Cantine del Notaio di Rionero per l´olio biologico e all´oleificio Gaudiano di Miglionico per il packaging.
Vince il Premio Olivarum 2012 l´oleificio Trisaia di Rotondella selezionato tra le 67 aziende olivicole lucane partecipanti. L´assessore regionale all´Agricoltura, Rosa Mastrosimone, ha espresso grande soddisfazione sia per la partecipazione all´iniziativa che per i traguardi raggiunti in Basilicata nel comparto olivicolo, a partire da gennaio con l´approvazione definitiva della Dop `Vulture´. “Questa manifestazione – ha dichiarato l´assessore – contribuirà a promuovere l´immagine della nostra regione attraverso le sue produzioni agro-alimentari. E´ forte il nostro impegno a favore di valide iniziative che possano sostenere prodotti di grande qualità e risorse importanti del territorio come nel caso dell´olio”. L´assessore ha poi ringraziato la nutrita partecipazione delle aziende olivicole, definendo “la presenza sul territorio di produttori lucani più qualificati e delle migliori proprietà degli oli, un chiaro segnale di volontà di crescita del comparto. Il nostro buon olio – ha aggiunto Mastrosimone – è uno dei simboli della Basilicata e sono convinta che con una serie di azioni mirate, progetti integrati di filiera e misure del Piano di sviluppo rurale specifiche, il settore potrà avere un ulteriore sviluppo di tipo occupazionale ed economico”.
Oltre al vincitore assoluto, menzioni speciali sono state assegnate a Candida olearia di Ripacandida per la Dop, alle Cantine del Notaio di Rionero per l´olio biologico e all´oleificio Gaudiano di Miglionico per il packaging. La cerimonia di premiazione è stata inaugurata dallo chef Gianfranco Vissani che ha condotto i presenti in un tour nella Cittadella dell´olio alla scoperta dei sapori dell´oro verde. Si sono svolti laboratori e lezioni di cucina a base di oli extravergini a cura dell´Unione Regionale Cuochi Lucani, corsi di assaggio per capire, conoscere e abbinare l´olio extravergine di oliva e la “Frisella party” a cura del Consorzio Pane Matera IGP. Nella sala conferenze della Mediatica si è svolto il convegno tematico “I programmi per il miglioramento della qualità dell´olio d´olivo” in cui sono state affrontate tematiche come la riforma della Pac e le attese del settore olivicolo, i regolamenti comunitari e gli interventi delle Organizzazioni dei produttori. La serata proseguirà sulle note del Jazzswing Basilicata Ensamble e in piazza Vittorio Veneto, alle 21, con il concerto dei Tarantolati di Tricarico.
Anche Matera è entrata a far parte del circuito nazionale dell’ Associazione “Città dell’Olio’’ che annovera 360 centri dei quali nove in Basilicata ( Aliano, Barile, Ferrandina, Rapolla, Forenza, Ferrandina, Miglionico, San Mauro Forte e Vietri di Potenza). L’inserimento è stato ufficializzato in serata dal presidente dell’ Associazione, Enrico Lupi, nel corso della manifestazione Olivarum, consegnato al presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, bandiera e spilletta.
“L’inserimento di Matera con la Camera di commercio, nuovo socio dell’Associazione –ha detto Lupi- riconosce l’azione svolta dalla “Casa degli imprenditori per la promozione del settore olivicolo. Matera è patrimonio dell’Unesco e ritengo possa contribuire a promuovere e valorizzare una risorsa preziosa come l’olivo e le produzioni di olio extravergine di oliva. Auspico che possa partecipare da ottobre al “Giroolio d’Italia’’ che unisce con un filo d’olio nuovo diversi territori, promuovendo le peculiarità e Matera con la candidatura a capitale europea della cultura per il 2019 può consolidare questo progetto’’. Soddisfazione per il riconoscimento e l’inserimento di Matera tra i soci dell’ Associazione “Città dell’Olio’’ è stata espressa dal presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli. “ Far parte dell’Associazione –ha detto Tortorelli- è un ulteriore stimolo a rafforzare quel lavoro di rete avviato con iniziative come il Siaft, che ha dedicato di recente proprio all’olio una tappa a Crotone, con la promozione presso rassegne specializzate dell’agroalimentare e con il Centro studi sulla Dieta Mediterranea, che ha sede a Matera. Continueremo in questa direzione valorizzando la filiera olivicola attraverso azioni promozionali, come il Giroolio d’Italia, coinvolgendo gli operatori e gli enti locali. Auspico che anche il Comune di Matera formalizzi l’adesione per contribuire insieme a utilizzare al meglio questa opportunità per il territorio e per quanto si sta facendo per Matera 2019. L’oro verde è una ulteriore risorsa per far crescere il settore primario e consolidare l’offerta turistica, che ha nei sapori della buona tavola uno dei fattori di richiamo più appetibili del nostro territorio’’.
Tortorelli (CCIAA) commenta dichiarazioni chef Vissani, ospite del concorso Olivarum 2012.
La dodicesima edizione del concorso “Olivarum” promossa dal Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata si è chiusa con cerimonia ufficiale il 15 giugno a Matera con numerose menzioni assegnate alle produzioni olivicole del territorio provinciale dando giusto risalto all´immagine della nostra regione ed all´eccellenza delle sue produzioni agro-alimentari.
Ospite lo chef televisivo più noto, Gianfranco Vissani, conoscitore dei nostri luoghi e delle loro tipicità: sua l´idea, durata purtroppo appena nove mesi, nonostante l´entità anche economica dell´impegno, di rilanciare una masseria confiscata dallo Stato nel territorio murgiano. Vissani è un conoscitore senz´altro attento e scrupoloso dei luoghi e dello loro storie, ed è probabilmente per questo ordine di motivi che la folta platea istituzionale ed imprenditoriale presente mai si sarebbe aspettata talune avventurose sue dichiarazioni che hanno sortito l´effetto di “fiocinare” al cuore il sistema di eccellenza paradossalmente messo in vetrina dallo stesso evento.
Lo chef, nel corso di un intervento teso ad avvalorare la promozione dei prodotti olivicoli e cerealicoli quali protagonisti indiscussi della Dieta Mediterranea, proclamata dall´UNESCO patrimonio immateriale dell´Umanità, con deciso piglio negazionista ne ha stigmatizzato qualità e valore, nel silenzio generale ed attonito del pubblico presente che avrebbe dovuto attendere appena qualche minuto per ricevere una ulteriore puntualizzazione in ordine alla necessità di promuovere la qualità IGP del pane di Matera nonostante, come dal Vissani ricordato, i pochi chilometri ed i grandi numeri della produzione DOP altamurana.
Al di là del prestigio riconoscimento UNESCO, è utile e non superfluo ricordare che la Dieta Mediterranea raccoglie gli elementi del patrimonio culturale immateriale considerati rappresentativi dell´umanità ed è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, sempre in rispetto delle tradizioni, delle pratiche, delle rappresentazioni, delle espressioni, delle conoscenze, delle abilità, dei saperi e degli spazi culturali con i quali le popolazioni del Mediterraneo hanno creato e ricreato nel corso dei secoli una sintesi tra l´ambiente culturale, l´organizzazione sociale, l´universo mitico e religioso intorno al mangiare.
Sempre utile e non superfluo rilevare che il pane IGP di Matera, andando oltre le origini, la tradizione e la storia, evidentemente e volutamente non ha i grandi numeri, come dal Vissani ricordato, di Altamura nè l´indubbio primato della leadership della presenza sui mercati ma punta decisamente sulla produzione di qualità e sulla conquista di nicchie di mercato diversificate, di sicuro non legate ai circuiti della grande distribuzione.
Questa serie infinita di “atti culturali” meriterebbe di certo maggior cura, magari critico interesse, non irriverente sprezzo sia pur formalizzato dalle parole e dai gesti di un anchor-chef, resi ancor più ridondanti dal contesto – questo lo vogliamo ricordare soprattutto a chi ha certamente curato i dettagli dell´organizzazione compresa la partecipazione dell´ospite – che era, è, e dovrebbe restare una manifestazione finalizzata alla promozione dell´immagine dei nostri territori e delle rivenienti eccellenze, Dieta Mediterranea e Pane di Matera compresi. Vissani permettendo, ovviamente.