Il 15 e il 16 febbraio rimangono due giornate importanti ed allo stesso tempo inconcludenti per la risoluzione della vertenza del mancato pagamento agli oltre 1000 Autoferrotranvieri di Basilicata, delle mensilità maturate e non pagate – dichiara Carlo Costa, Segretario Generale della FIT-CISL di Basilicata.
Nella giornata di ieri – dichiara Costa – alla presenza del Presidente Pittella, si sono sentite sole dichiarazioni contro le aziende Lucane che attualmente gestiscono i contratti di servizio nelle due Province di Potenza e Matera. Dall’effettuazione di corse che non trasporterebbero nessuno, ma non si comprende chi ha certificato i dati !!!; al non saper che fine fanno i fondi che la Regione ha trasferito, quando si è accertato che le aziende Lucane hanno uno scoperto bancario di ben oltre 30 Mln di euro per il mancato trasferimento di dette somme proprio dalla regione; alla responsabilità di una formulazione dell’ipotesi di gara, nel modo proposto dal Piano Regionale dei Trasporti senza vagliare opportunamente cosa produrrebbe la contrazione dei servizi sui livelli occupazionale; agli spot sui treni superveloci pagati con fondi regionali, quando invece si hanno tutti i vettori che a causa della mancata erogazione dei corrispettivi da parte di Regione Basilicata non riescono a pagare le spettanze, proprio agli Autoferrotranvieri; alle dichiarazioni tra le righe, che la gara extraurbana sarà vinta da un’importante azienda nazionale, un fatto veramente insolito, se si pensa che la gara ancora dovrà essere espletata; alla minimizzazione dell’imprenditoria Lucana del settore che sembrerebbe non sia in grado di gestire il medesimo, in considerazione del fatto che non riescono a pagare i lavoratori, dimenticando quanto detto prima a proposito dei debiti che l’Ente regione continua ad accumulare e non per colpa né dei lavoratori tanto meno delle Società che continuano a fare i servizi, bensì per problematiche legate al bilancio regionale che continua ad essere ritardato; agli inequivocabili titoli della stampa di queste ultime settimane dove si afferma testualmente “ stanno strumentalizzano, vogliono i nuovi bandi come piace a loro ” chi sono questi loro ? vogliamo chiedere al Presidente Pittella, di chi parliamo ? perché si tenta di distrarre le questioni dal nodo centrale, vale a dire dove si trovano i soldi per mandare avanti le famiglie dei lavoratori, parlando di fantomatiche teorizzazioni!
Nella giornata di oggi – prosegue Costa – presso la Prefettura di Potenza nella riunione convocata da S.E. il Prefetto di Potenza per l’espletamento del tentativo obbligatorio di conciliazione, per la proclamazione dello sciopero regionale del settore, per contestare il mancato pagamento in atto, sono venuti fuori particolari veramente allarmanti. Dalla possibilità di reperire risorse per il pagamento degli stipendi arretrati ai lavoratori, all’impossibilità di prevedere un intervento duraturo viste le ristrettezze del bilancio Regionale che destina una somma nettamente superiore a quella che lo stato trasferisce per l’effettuazione dei servizi. A riguardo le OO. SS. presenti, hanno posto in evidenza, che il settore è composto da tre vettori per un totale di 1500 lavoratori, che giornalmente operano per muovere nel migliore dei modi studenti e lavoratori della regione, ci sembra strano che ci accorga dopo 9 anni di svolgimento dei servizi che c’è uno sbilancio tra le risorse trasferite dallo stato e quelle che invece servono realmente per garantire la mobilità secondo la carta costituzionale ai cittadini di Basilicata, che non ci sembra – prosegue Costa – possano tutti permettersi di spostarsi in macchina.
La riunione si è conclusa con un ovvio verbale di mancato accordo, e con un avviso da parte delle aziende che sono al limite del fermo dei servizi per mancanza delle necessarie risorse per far fronte a tutte le spese indirette che evitano che vengano sospesi i DURC, e per evitare che nel caso si dovessero trovare le risorse, senza DURC non potrebbero neppure essere trasferite.
Una situazione quindi – conclude Costa – che non è una dimostrazione, come afferma qualcuno – di mancanza di managerialità delle imprese del settore – bensì un segno di sola sofferenza finanziaria, in considerazione del fatto che fino a questo momento le risorse le ha messe UNICREDIT, e gli Enti di riferimento hanno solo rilasciato la certificazione del credito e non liquidità, creando un ulteriore esborso da parte di Regione Basilicata dovuti agli interessi maturati sulle somme, interessi bancari che ad oggi ammontano a più di 3 milioni di euro, a danno dei cittadini. Una situazione che potrebbe generare forme di esasperazione, altro che strumentalizzazioni, certo, chi si fregia di essere una bravo imprenditore, non può comprendere le difficoltà delle famiglie, tanto meno i valori quale la dignità dei lavoratori che non può essere descritta neppure in queste poche righe perché non verrà mai compresa.
Feb 16