Confindustria Basilicata come caso di eccellenza nazionale relativamente alla capacità di anticipare e mettere in atto strategie associative innovative, in grado di migliorare la qualità dei servizi e rendere più efficiente l’organizzazione interna.
È quanto ha illustrato il Direttore Generale degli industriali lucani, Giuseppe Carriero, intervenuto a Roma all’Openday organizzato da Confindustria con gli studenti della LUISS Guido Carli, università che vive un rapporto di simbiotica sinergia con il mondo confederale.
Un’occasione che è servita anche a rinnovare la preziosa collaborazione tra Confindustria Basilicata e LUISS, finalizzata a reclutare i migliori talenti su tutto il territorio, valorizzando l’eccellenza di un modello che, per la qualità della didattica e dell’ambiente studentesco e il forte collegamento con il mondo del lavoro, forma con cultura d’impresa e vocazione internazionale la “classe dirigente” per il Paese. Una sinergia che acquisisce ancora più valore alla luce del progetto Luiss-Invitalia, presentato proprio in queste ore, per sviluppare la ricerca e la formazione sui temi del Mezzogiorno.
“Il mio intervento – spiega Giuseppe Carriero – è stato richiesto da Confindustria per testimoniare la capacità di lobbying e di rappresentanza associativa sul territorio, alla luce delle dinamiche che hanno interessato Confindustria Basilicata che, prima di tutte le altre realtà in Italia, ha compiuto un percorso di fusione tra le realtà territoriali, migliorando la qualità dei servizi agli associati e – cosa più importante – senza mai indebolire la presenza sui singoli territori provinciali, incrementando al contempo la propria capacità di incidere sulle dinamiche economiche e produttive regionali”.
L’incontro, aperto da Paola Severino, Rettrice della LUISS Guido Carli, ha offerto agli studenti un quadro preciso del ruolo di Confindustria rispetto alla capacità di elaborare proposte concrete per disegnare le traiettorie dello sviluppo economico nazionale ed internazionale, grazie ad una efficace azione propositiva che si articola sui singoli territori e che trova nel livello nazionale il punto di sintesi.
“E’ un orgoglio – conclude Carriero – aver potuto raccontare agli studenti, che rappresentano la futura classe dirigente nazionale, il valore di una esperienza territoriale come quella compiuta da Confindustria Basilicata, il cui percorso di fusione, a distanza di dieci anni dal suo compimento, può dirsi non solo riuscito, ma è servito come “modello” per altre realtà territoriali”.