“Nuovo incidente sul lavoro nel materano, un operaio di 44 anni, dipendente di una ditta di pannelli fotovoltaici, è caduto dal tetto del capannone. Continua e aumenta la piaga degli incidenti sul lavoro. È essenziale la promozione da parte delle istituzioni di una vera e propria cultura del lavoro sicuro che indichi nella tutela della salute e della vita il primo diritto fondamentale da riconoscere ai lavoratori. In questa prospettiva occorre puntare sulla formazione e sull’addestramento che svolgono un ruolo cruciale, a partire dalle scuole secondarie”.
E’ quanto sostiene il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano in riferimento all’ennesimo incidente sul lavoro avvenuto nell’area degli insediamenti produttivi di Garaguso in provincia di Matera, dove l’uomo sarebbe caduto dal tetto e sarebbe rimasto ferito.
“Al momento del soccorso da parte dei medici del 118, giunti sul posto con l’eliambulanza, il ferito era vigile. Esiste un tratto comune che lega la maggioranza dei casi: la scarsa o inesistente attenzione al tema della sicurezza sul lavoro, che viene messa in atto in ogni singola attività lavorativa. Non esiste per l’Ugl la fatalità – denuncia Giordano -. O non si rispettano le norme e i protocolli o questi non ci sono. In entrambi i casi non si può parlare di fatalità. Il tema della sicurezza deve continuare ad essere al centro dell’agenda politica e rappresentare la priorità in un Paese che fonda la propria Costituzione sul diritto al lavoro. Nell’augurare celere e pronta guarigione all’operaio, siamo sicuri che sull’incidente che i carabinieri della Compagnia di Tricarico stanno indagando, al prima possibile stabiliranno cause e responsabilità dell’ennesimo incidente sul lavoro. L’Ugl Matera – conclude il Segretario Giordano – rilancia la campagna #lavorarepervivere, attraverso manifestazioni e mobilitazioni, dove l’Ugl vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni il drammatico fenomeno e dire basta infortuni sul lavoro. Sulla sicurezza sul lavoro c’è ancora molto da fare: i tagli lineari agli investimenti sulla sicurezza dei lavoratori, la piaga dilagante del lavoro sommerso, il progressivo innalzamento dell’età pensionabile, l’assenza di controlli sono motivi svariati e queste possono essere certamente fra le cause principali che ci portano a questa situazione non più tollerabile”.