Il tragico incidente sul lavoro a Ferrandina, dove un operaio oggi ha perso la vita, rilancia la nostra battaglia anche nell’anno appena iniziato per adeguati investimenti dello Stato a favore della sicurezza su tutti i posti di lavoro .Così il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli sottolineando che è il secondo operaio morto nel 2025 e che proprio oggi l’Osservatorio Vega ha confermato che la nostra regione con 16 vittime sul lavoro nel 2024 è in “zona rossa” vale a dire l’area di maggiore incidenza degli incidenti mortali e di infortuni. E’ sempre l’edilizia che si conferma in Basilicata il comparto a “più alto rischio” e che nel 2023 sono state 305 (dati Inail) le denunce di infortuni nell’intero settore delle costruzioni. Concordiamo con l’analisi di Vega: il precariato è una delle cause principali insieme al sistema dei subappalti che troppe volte sfugge alle normative di controllo. Specie sulla formazione il sindacato fa fino in fondo la sua parte – aggiunge – come abbiamo dimostrato a novembre con il corso di formazione che si è tenuto a Potenza in attuazione di un progetto nazionale congiunto Feneal-Uil e Ital (Patronato Uil) – “costruiamo tutela e diritti” – sulle tutele in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali in edilizia. Una nuova tappa della campagna “Zero morti sul lavoro” che la Uil lucana attua già da alcuni anni coinvolgendo anche gli studenti, i lavoratori di domani e che riproporremo anche con azioni ed iniziative inedite già nelle prossime settimane. Ma è lo Stato che deve fare la sua parte. Nel nostro Paese si continua a morire sui luoghi di lavoro, soprattutto in fabbrica e nei cantieri, e per questo oltre alla sensibilizzazione e alle proposte per quelli che consideriamo omicidi a tutti gli effetti già avanzate al Governo che nella manovra di Bilancio non ha messo un solo euro, serve rafforzare anche la rete delle nostre azioni di tutela dei lavoratori”.