In Basilicata il dissesto idrogeologico è diffuso purtroppo in modo capillare e rappresenta una problematica di estrema gravità e importanza.
Su 131 comuni della Basilicata, quasi tutti sono interessati da fenomeni franosi e la diffusa espansione del dissesto idrogeologico, che in alcuni casi coinvolge i centri abitati, rappresenta uno dei problemi antichi del nostro territorio.
Tra i fattori naturali che predispongono il nostro territorio ai dissesti idrogeologici, rientra senza dubbio la sua conformazione geologica e geomorfologica, caratterizzata da un’orografia complessa e articolata.
Indispensabile per la riduzione e mitigazione del rischio idrogeologico è la conoscenza dettagliata del territorio e soprattutto prevedere la sua evoluzione.
Per questo è quanto mai fondamentale il ruolo svolto dai geologi nella prevenzione e gestione sostenibile del territorio.
Il progetto “118 FRANE”, primo e unico in Italia, finanziato dal Ministero degli Affari Regionali e le Autonomie, dell’Interno e dell’Economia, mira a sviluppare un sistema di supporto alle attività di prevenzione del dissesto idrogeologico in cui sono impegnati quotidianamente i Comuni.
Nello specifico, il sistema proposto si concentra sulle aree ad elevato rischio idrogeologico dei comuni interessati e prevede l’acquisizione preliminare sia di dati satellitari che di misure a terra, la loro successiva elaborazione e restituzione finalizzata alla caratterizzazione dei siti di interesse e, infine, la individuazione dei possibili scenari di rischio.
I risultati ottenuti consentiranno pertanto di ottimizzare le attività di monitoraggio e di controllo del territorio e contemporaneamente semplificheranno l’applicazione delle azioni specifiche all’interno dei piani di Protezione Civile Comunali di cui ciascun ente si è dotato.
Ruolo importante verrà svolto dall’Ordine dei Geologi di Basilicata per il supporto scientifico.
Le modalità di intervento sono rappresentate essenzialmente da quattro fasi
1. Individuazione delle principali criticità idrogeologiche con osservazioni satellitari di eventuali spostamenti, con particolare attenzione alla classificazione R3 ed R4 del PAI (Piano per l’Assetto Idrogeologico del Distretto Idrografico dell’Appenino Meridionale – ex-Autorità di Bacino di Basilicata e dell’ex AdB Campania Sud ed Interr. Sele – Ex AdB interr. Sele), su tutto il territorio dei comuni aderenti al progetto con report a cadenza mensile;
2. Sorveglianza diretta del territorio (Sentinella del Territorio) attivata e correlata con i bollettini di criticità geologica inviata ai Comuni dalla Protezione Civile Regionale;
3. Approfondimento attraverso l’uso di strumentazione geofisica, geodetica e idrometrica finalizzata al monitoraggio e alla gestione delle criticità idrogeologiche riguardanti sia i movimenti franosi che i corsi d’acqua primari e secondari;
4. Invio delle risultanze agli enti interessati per eventuali provvedimenti di competenza e rendicontazione.
Si tratta, quindi, di interventi “non strutturali” finalizzati alla prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico.
Il progetto interessa un’area di 705 Kmq in cui ricadono i comuni dell’ambito Marmo-Melandro di Balvano, Baragiano, Bella, Brienza, Castelgrande, Muro Lucano, Picerno, Ruoti, Satriano di Lucania, Tito (capofila) e Vietri di Potenza.
Il progetto, già iniziato, prevede un importo complessivo dell’investimento di circa €.480.000,00 e avrà la durata di 3 anni.
L’Ordine dei Geologi di Basilica ha stipulato con il Comune di Tito un accordo operativo, approvato con delibera di G.C. n.119/2023 del 23/12/2023, per la partecipazione al Progetto 118 Frane, in rappresentanza dell’aggregazione dei Comuni della Provincia di Potenza di Balvano, Baragiano, Bella, Brienza, Castelgrande, Muro Lucano, Picerno, Ruoti, Satriano di Lucania e Vietri di Potenza.
Si tratta di un progetto pilota che potrà essere applicato a tutto il territorio Lucano.
I geologi in questo progetto hanno un ruolo importante e fondamentale. I geologi, possiamo chiamarli “sentinelle del territorio”, essendo esperti conoscitori del territorio e della sua evoluzione saranno validi collaboratori delle amministrazioni comunali per effettuare le azioni di protezione civile sia prima che dopo eventi calamitosi.
Per tale progetto è in corso una Manifestazione d’Interesse per la formazione di una short list dei geologi lucani che saranno le Sentinelle del Territorio per gli 11 comune partecipanti al Progetto 118 FRANE. La richiesta di partecipazione potrà esser inviata all’Ordine dei Geologi di Basilica entro il 25 marzo.
I veri protagonisti del Progetto 118 FRANE, oltre ai geologi che svolgeranno il compito di monitoraggio diretto in sito delle aree da sorvegliare, sono tutti i Sindaci dei comuni che rientrano nel “Progetto 118 Frane” per aver saputo “Vedere Oltre” nella gestione e tutela del territorio.
Il processo della conoscenza del nostro territorio è lento e va costantemente alimentato.
Solo una adeguata conoscenza porta alla salvaguardia e tutela del territorio.