La nostra storia che guarda al futuro. E’ racchiuso proprio nel titolo, il senso dell’evento organizzato il 18 dicembre scorso al Grande Albergo dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza, nell’ambito del centenario dall’istituzione nazionale dell’Albo professionale.
Successo testimoniato dall’ampia partecipazione, non solo per celebrare l’importante percorso costruito sul territorio, piuttosto dare voce ad un racconto vivo per analizzare le peculiarità del lavoro, tra “gioie e dolori”, dei profili tecnici e trasferire esperienze alle nuove generazioni.
Tra i numeri, sono 2893 gli iscritti nel 2023, nonostante la quota maggiore sia storicamente maschile, attesta a 2.715, risulta in crescita quella femminile con 178. Spicca la specializzazione di ingegneri civili (1287), seguiti da edili (382), ambiente e territorio (380) e meccanico (266). Tra le branche emergenti e innovative: informatica (10), nucleare (10), energia (9), biomedica (9) ed uno in nanotecnologie.
Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza, Maurizio Tolve, ha aperto i lavori nel ricordo del compianto consigliere Tesoriere Antonio Filardi, recentemente scomparso. “Abbiamo ripercorso – ha detto nella relazione – le scelte del dei nostri predecessori, soffermandoci su quelle attuali, suggerendo idee e modalità di attuazione delle scelte future. L’obiettivo è favorire lo sviluppo della categoria in un momento di particolare complessità derivante dalle conseguenze del post Covi, cambiamenti climatici e crisi energetica globale. Il dialogo con le Istituzioni, a livello locale e centrale è presupposto essenziale per il pieno dispiegamento delle attività di questo Consiglio. Stiamo recuperando il ruolo di centralità e riferimento, in quanto Ingegneri, con la presenza dei nostri rappresentanti ai tavoli istituzionali preposti, ruolo che a causa della pandemia aveva subito un naturale arresto”.
A portare i saluti istituzionali, tra gli altri, gli assessori regionali Sileo e Latronico.
L’interesse è stato poi catalizzato sulla tavola rotonda “I cento anni di vita ordinistica” che ha visto il confronto a più voci di oltre 40 anni di esperienza tra i past president, omaggiati con una medaglia in bronzo dedicata all’evento: Enrico De Luca Picione (1982/83), Vito Vincenzo Mancusi (1987/2000 e 2011/12), Saverio Scavone, (2012/13), Egidio Comodo (2013/17), Giuseppe D’Onofrio (2017/22) e di Michele Lapenna (2003/11 e tesoriere Consiglio Nazionale Ingegneri 2011/22). Ad emergere, la complessità degli anni post Terremoto 1980 di pari passo con la nascita dell’Università di Basilicata che ha contribuito alla laurea di ingegneri in loco, ed ancora, le battaglie per la sburocratizzazione, la digitalizzazione e la gestione di incentivi, Superbonus 100%, e altre risorse, PNRR. Seguita, con particolare emozione, la consegna dei “timbri d’oro” agli scritti da almeno 50 anni: Vincenzo Vitiello, Vito Vincenzo Mancusi, Donato Petruzzelli, Ugo Nicola Tramutoli, Mauro Zinno, Luigi Amarena, Michele Saraceno, Carlo Vetromele, prossimamente a Giuseppe De Vita, Mario De Matteo e Giovanni Cancro.
Al termine, l’annuncio di un evento a gennaio 2024, nell’ambito dei crediti deontologici, a diretto alla formazione dei giovani professionisti.
Nelle foto Il Consiglio dell’Ordine, il tavolo dei past president ed una consegna del medaglione in bronzo tra Maurizio Tolve ed Egidio Comodo.