“ACQUEDOTTO LUCANO: BENE IL NUOVO CRITERIO DI APPALTO. ORA BISOGNA PROSEGUIRE SU QUESTA STRADA”
Nell’attuale momento di grave crisi economica del settore edile, particolarmente acuta per le imprese che operano nel comparto dei lavori pubblici, le organizzazioni imprenditoriali del mondo delle costruzioni lucano, Ance Basilicata, coordinamento dell’Alleanza delle Cooperative Italiane di Basilicata, Confapi Matera e Potenza e Rete Imprese Italia di Basilicata accolgono con estremo favore la scelta operata da Acquedotto Lucano di utilizzare la procedura negoziata di cui all’art. 122, comma 7, del Codice Appalti, quale criterio di selezione delle imprese per la realizzazione di una interessante tornata di interventi infrastrutturali di importo inferiore a 1 milione di euro, in grado di dare più rapidamente ossigeno al depresso mercato dell’edilizia pubblica regionale.
È da lungo tempo, infatti, che le associazioni del territorio si battono affinché le stazioni appaltanti adottino con maggiore determinazione ed urgenza tutte quelle iniziative che il vigente quadro normativo offre per velocizzare la bandizione e l’aggiudicazione delle gare, valorizzare le imprese locali e aiutare a contenere gli effetti destabilizzanti legati ai fenomeni distorsivi che i metodi tradizionali di gara, con procedura aperta e aggiudicazione al prezzo più basso, hanno drammaticamente evidenziato proprio negli ultimi anni.
L’iniziativa assunta da Acquedotto Lucano è dunque da considerarsi lodevole, oltre che innovativa almeno per il nostro contesto territoriale. L’auspicio, però, è che essa diventi una modalità operativa consueta e soprattutto non venga intesa come esaustiva di un percorso virtuoso più ampio ed importante, che può e deve mirare a snellire le procedure d’appalto e offrire nuove concrete opportunità di rilancio al tessuto imprenditoriale edile della nostra regione, anche per le altre tipologie di appalto più consistenti, ovvero quelle di importo superiore al milione di euro.
A quest’ultimo riguardo, le Organizzazioni imprenditoriali edili rilanciano la necessità di dare più spazio a criteri di aggiudicazione e di scelta del contraente alternativi al massimo ribasso basato sulla semplice offerta economica, quale, ad esempio, il ricorso all’offerta economicamente più vantaggiosa, metodo in grado di agevolare il conseguimento dell’obiettivo del “giusto prezzo” nelle opere pubbliche, valorizzando nel contempo le capacità anche progettuali e di innovazione tecnica e tecnologica delle imprese locali, oltre a costituire un efficace argine per il contenimento della deleteria corsa ai ribassi selvaggi.
A tal fine, nel rinnovare il plauso per l’iniziativa assunta, le Organizzazioni imprenditoriali edili preannunciano al Presidente di Acquedotto Lucano, Egidio Mitidieri, la richiesta di un prossimo incontro congiunto, finalizzato proprio ad analizzare e discutere nel merito la possibilità di proseguire il percorso virtuoso avviato.