Adriano Pedicini, Consigliere Comunale Fratelli d’Italia, annuncia in una nota il testo di una mozione che presenterà in consiglio comunale per chiedere conto della mancata applicazione dell’orto sociale, delibera licenziata all’unanimità dal consiglio comunale nel dicembre 2010. Di seguito la nota integrale.
Nel dicembre del 2010 all’unanimità il consiglio comunale deliberò un ordine del giorno che prevedeva la realizzazione dell’orto sociale, sono passati tre anni e da allora nulla è stato fatto, segno tangibile questo di come il governo della città non tenga in alcun conto all’assise della città. Eppure la perdita di tanti posti di lavoro, l’allarme sociale che ci attanaglia avrebbe dovuto indirizzare ogni sforzo in sostegno alla proposta licenziata dal consiglio comunale. L’input invece è stato colto da tanti paesi della nostra provincia dove sono già sorti orti comunali, che vanno incontro all’’autoproduzione mezzo atto a garantire ai cittadini oltre che la sicurezza alimentare, anche un grande risparmio e un piccolo sostentamento per la famiglia che, trova maggiore valenza per i ceti meno abbienti. Intorno e dentro la città ci sono decine di ettari di terreno lasciato incolto, dove spesso si abbandono di rifiuti, qui si possono individuare piccoli lotti da destinare ad orto. Si vivacizza la periferia e si da all’ambiente una dimensione più ordinata e pulita. La realizzazione di un orto sociale significa rispetto per se stessi e per l’ambiente; Significa anche lasciare alle future generazioni un territorio migliore di quello attuale. L’orto sociale si identifica, per la gente che vive tra case e traffico, nella possibilità di creare un contato diretto con la natura, fare esercizio fisico e ottenere produzioni di qualità. L’orto comunale può evidenziare, dunque, richiamo turistico, richiamo alle tradizioni rurali della città e del suo comprensorio. Non va inteso quale sinonimo di povertà o passatempo per pensionati, è soprattutto coscienza ecologica, cultura del bello, mediante i colori della terra, nel susseguirsi delle stagioni, accostamento delle dinamiche naturali ed ecologiche per una produzione biologica. Questi aspetti, favoriscono un sano impiego del tempo libero, luoghi di aggregazione ed integrazione del tessuto sociale. Per la realizzazioni di queste strutture non servono né capitali, né tanto dispendio di energie, anzi diventano risorse per le entrate delle casse comunali, il non portare a compimento tali opere è la dimostrazione di come nulla sia fattibile in questa città dove, né le piccole né le grandi cose vengono fatte. L’impegno era di individuare ed assegnare a cittadini socialmente deboli e svantaggiati, piccoli lotti di verde pubblico da conferire in concessione con funzione di orto, individuando spazi nel comprensorio urbano, periferico o che, comunque si prestino per le finalità di orto; a convocare le commissioni Competenti affinchè si possa redigere un regolamento comunale che disciplini le assegnazioni e quant’altro serva alla programmazione dell’iniziativa. Presenterò una mozione affinchè il consiglio comunale possa chieder conto al sindaco e giunta delle motivazioni per l’inapplicata attuazione della delibera approvata nel dicembre 2010.
Adriano Pedicini, Consigliere Comunale Fratelli d’Italia