Esperti di ambiente e territorio, sociologi, ricercatori e agricoltori “riscoprono” il valore dell’identità territoriale tra i “briganti” del Parco Nazionale della Grancia, il più grande Parco Storico Rurale e Ambientale d’Italia, che si estende su una superficie di 50 ettari alle spalle di Brindisi Montagna, borgo storico della Basilicata.
Nell’ambito del Festival che, nei mesi estivi, richiama l’attenzione di migliaia di persone, l’Osservatorio Cibi Produzioni Territori di Uci, Eurispes, Universitas Mercatorum, organizza una giornata di seminari, incontri e percorsi enogastronomici, sabato 7 settembre, a partire dalle ore 10,00, presso il Castello Fittipaldi-Antinori a Brindisi Montagna, in provincia di Potenza.
L’iniziativa è patrocinata dalla Regione Basilicata.
Il programma prevede, dalle 10,00 alle 13,00, lo svolgimento del seminario dedicato a “Identità territoriale, agricoltura e mercati”. A partire dalle ore 14,00 fino alle 23,00, sono previsti laboratori, spettacoli, percorsi ludici ed enogastronomici per conoscere il Parco storico e rurale della Grancia.
La giornata terminerà con “La storia bandita”, il più grande spettacolo di teatro popolare in Italia, un affresco storico che ripropone in chiave epica il periodo delle Insorgenze e del Brigantaggio post-unitario nel Sud Italia.
Sono previsti i saluti di Vito Bardi, Presidente della Regione Basilicata; Francesco Fanelli, Assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata; Gerardo Larocca, Sindaco di Brindisi Montagna; Gian Maria Fara, Presidente dell’Eurispes.
Intervengono: Nicola Manfredelli, Presidente del Parco della Grancia e Presidente regionale Uci Basilicata; Giovanni Cannata, Presidente dell’Osservatorio e Magnifico Rettore dell’Universitas Mercatorum; Alberto Mattiacci, Direttore dell’Osservatorio e Presidente del Comitato Scientifico dell’Eurispes; Ettore Bove, Professore Ordinario di Economia e Politica Agroalimentare presso l’Università della Basilicata; Pino Aprile, giornalista e scrittore. Conclude: Mario Serpillo, Presidente Uci Nazionale e Componente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio.
Giovanni Cannata, Presidente dell’Osservatorio spiega: «Mai come oggi, in un mondo globalizzato e ipertecnologico, l’agricoltura fornisce generi alimentari, disegna produzioni, valorizza territori. Mai come oggi, l’agricoltura esprime dei valori fondamentali per la competitività dell’Italia nel mondo: identità, qualità, stile, salute, benessere, cultura. Mai come oggi, il Paese deve essere attento all’agricoltura, alle sue esigenze, ai suoi problemi, alle sue peculiarità».
Secondo i primi risultati di un’indagine sui consumi degli italiani che verrà presentata nel corso dell’evento, due responsabili d’acquisto su dieci sono attenti ai richiami territoriali sui packaging, espressi sotto forma di immagini paesaggistiche, abiti e attrezzi della tradizione italiana: sono richiami che hanno un forte potere evocativo, molto più profondo del generico Made in Italy, proprio perché connesso alla memoria profonda di un Paese, come l’Italia, a vocazione contadina.
Gian Maria Fara, Presidente dell’Eurispes dichiara: «L’Italia è un Paese che ha una formidabile potenza di fuoco inespressa. Facciamo una straordinaria fatica a tradurre questa potenza in atto: un esempio di questa condizione è il paesaggio che le aree naturali italiane da sempre generano. Una potenza che dobbiamo far esprimere a beneficio di tutti».
Mario Serpillo, Presidente UCI e componente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio asserisce: «Parlare di territorio oggi è riduttivo. Noi volgiamo il nostro sguardo su qualcosa di più ampio, di metafisico. Territorio, produzioni, cultura e persone sono aspetti diversi di un medesimo concetto, l’identità. Che è fenomeno complesso, costituito su vari livelli, che parte da lontano nel tempo. Siamo qui per ricordarlo e celebrarlo, consapevoli del fatto che può essere proprio questa la nostra forza, il nostro tratto distintivo. Noi vogliamo ricordare per innovare, sviluppare e celebrare. Credo che il compito dell’Osservatorio debba essere questo».
La giornata terminerà con il Cinespettacolo “La storia bandita”, sinergico connubio tra musical, cinema e teatro, costituisce la prima grande opera di teatro popolare realizzata nel Mezzogiorno, che negli ultimi 20 anni ha portato quasi 500mila visitatori nel Parco Nazionale della Grancia.
Concepito per rappresentare in chiave moderna la dimensione sociale, culturale e storica della civiltà rurale, “La Storia Bandita”, con la collaborazione del maestro Carlo Rambaldi, vincitore di tre premi Oscar e la regia di Vittorio Rambaldi, è prodotto dal Consorzio ETI (Eccellenze Turistiche Italiane), con il contributo della Regione Basilicata, del Comune di Brindisi Montagna e dell’Associazione di volontari “Amici della Grancia”.
La storia è narrata dalle voci di Michele Placido, Orso Maria Guerrini, Lina Sastri e Paolo Ferrari.
Le musiche sono state composte da Lucio Dalla, Antonello Venditti, Eddy Napoli e dal maestro Di Giandomenico. Una narrazione spettacolare della durata di 1 ora e mezza, animata da 300 figuranti che interagiscono su un’area di scena di oltre 25mila mq., con 500 effetti pirotecnici, 400 fari teatrali e cinematografici, un impianto sonoro immersivo multitraccia con 12 sorgenti, proiezioni di grandi immagini sulla roccia e su schermo d’acqua.