Cinque appuntamenti per dipanare ogni dubbio alle imprese che vorranno partecipare all’avviso pubblico “Delocalizzazione, ammodernamento e riqualificazione delle piccole e medie imprese esistenti”. Il 4 ad Aliano, il 5 a Marsicovetere, il 9 ad Accettura, il 10 ad Anzi e l’11 a Brienza.
Si terrà domani sera alle ore 18.30 ad Aliano il primo incontro tecnico-illustrativo dell’avviso pubblico “Delocalizzazione, ammodernamento e riqualificazione delle piccole e medie imprese esistenti” a valere per due milioni e quattrocentomila euro sul Programma Operativo Val d’Agri Melandro Sauro Camastra.
Cinque gli appuntamenti, tutti alle 18.30, per informare i cittadini e dipanare ogni dubbio alle imprese che vorranno prendere parte al bando: il 4 settembre ad Aliano presso la sala dei calanchi, il 5 settembre a Marsicovetere presso la sala consiliare Giuseppe d’Arago dell’ex Comunità Montana, il 9 settembre nella sala consiliare di Accettura, il 10 settembre nella sala refettoriale di Anzi e l’11 settembre nella sala consiliare di Brienza.
Il bando, approvato con Delibera di Giunta Regionale n° 609 del 5 giugno 2013 e pubblicato sul BUR n°24 supplemento del 16 luglio 2013, è volto a promuovere lo sviluppo competitivo e a valorizzare la produzione di beni e di servizi mediante l’ampliamento o l’ammodernamento di un’unità locale esistente, la diversificazione della produzione anche tramite prodotti nuovi aggiuntivi e la trasformazione sostanziale del processo produttivo complessivo, la creazione di un nuovo stabilimento produttivo.
In quest’ultimo caso la possibilità è estesa anche alle imprese che non sono allocate nei comuni interessati ma che ritengono opportuno delocalizzare la propria attività. Nel dettaglio il bando è rivolto alle imprese, regolarmente costituite e iscritte alla Camera di Commercio, attive e con unità legale in Italia da almeno sei mesi che potranno presentare domanda a partire dal 14 settembre 2013 fino al 12 gennaio 2014.
Sono finanziabili le attività economiche incluse nella classificazione Ateco 2007 per un investimento complessivo non inferiore a 20 mila euro e un’agevolazione massima concedibile di 300.000 euro. Dalle attività manifatturiere alle costruzioni, dalla ristorazione ai servizi di informazione e comunicazione, dalle attività artistiche, sportive e di divertimento alle altri culturali, tanti i settori ammissibili ad esclusione del commercio ambulante, dei programmi d’investimento mirati alla produzione di energia elettrica attraverso impianti alimentati da fonti rinnovabili che possono beneficiare degli incentivi e di quanto specificato nell’articolo 6 del bando.
Sono agevolate le spese per progettazione e studi, quelle connesse all’investimento materiale come l’acquisto del lotto o dei macchinari, e infine quelle legate alle spese per investimenti immateriali quali brevetti, consulenze, programmi informatici e per l’acquisizione di certificazioni.
Il bando, gestito da Sviluppo Basilicata, prevede una premialità per le microimprese a prevalente partecipazione femminile e di giovani e per le imprese dirette all’innovazione tecnologica e commerciale, alla sostenibilità ambientale, alla sicurezza sui luoghi di lavoro e all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.