Le opportunità e le strategie per l’agricoltura lucana derivanti dalla PAC 2023-27, basata come noto sul raggiungimento di determinati obiettivi chiave, che vanno dal garantire un reddito equo agli agricoltori ad aumentare la competitività del primario migliorando la posizione degli agricoltori all’interno della filiera, con un occhio attento alla tutela dell’ambiente, del paesaggio e della biodiversità, promuovendo al contempo l’innovazione e il ricambio generazionale, sono state al centro di un partecipato incontro formativo promosso dalla Copagri Basilicata, al quale hanno preso parte centinaia di agricoltori.
Ai lavori, introdotti dall’intervento del presidente della Copagri Basilicata Nicola Minichino e conclusi da Franco Verrascina, hanno portato il loro autorevole contributo il presidente dell’ISMEA-Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare Angelo Frascarelli e il dirigente dell’Autorità di Gestione del PSR Basilicata Vittorio Restaino.
Particolare attenzione, durante l’incontro, è stata riservata a una delle principali innovazioni apportate dalla nuova PAC, ovvero il Piano Strategico Nazionale-PSN, approvato dalla Commissione Europea lo scorso 2 dicembre 2022, ma anche sulle scelte e sui profili operativi legati ai pagamenti diretti, che come noto sono articolati in ecoschemi, sostegni di base al reddito, sostegni ridistributivi complementari al reddito per la sostenibilità, sostegni complementari al reddito per i giovani agricoltori. Su questi temi si sono incentrati gli interventi di Frascarelli e Restaino, i quali hanno ricordato la grande importanza del PSN, testo che riunisce in un unico documento di programmazione tutti gli strumenti messi a disposizione dalla PAC e tutte le scelte strategiche nazionali, mettendo a disposizione del primario circa 36,7 miliardi di euro in 5 anni.
“Sostenere un reddito agricolo sufficiente, andando al contempo a tutelare la resilienza del primario, è fondamentale per rafforzare la sicurezza alimentare, a tutto vantaggio dei consumatori, e per difendere la diversità agricola e la biodiversità agraria, obiettivi che passano necessariamente dal garantire la sostenibilità economica della produzione agricola”, ha fra l’altro sottolineato Minichino, ricordando il ruolo fondamentale svolto in tal senso dalla PAC, che “più che un mero sostegno, deve rappresentare un vero e proprio volano di sviluppo dell’intero comparto agricolo nazionale, da tempo in debito d’ossigeno”.
“Per il futuro dell’agricoltura sarà molto importante continuare a lavorare per raggiungere gli obiettivi comunitari in materia di sostenibilità, facendo sì che marcino di pari passo le tre anime che la compongono, ovvero quella economica, ambientale e sociale, ma anche intervenire con sempre maggiore decisione per contrastare lo spreco alimentare e assicurare una corretta informazione ai consumatori, respingendo al mittente gli attacchi alla dieta mediterranea”, ha ricordato Verrascina concludendo i lavori dell’incontro.