“Le Organizzazioni Confagricoltura, CIA e Copagri di Basilicata, assicurando lealtà e correttezza a tutti agricoltori lucani, unici loro “padroni”, si dissociano dai comportamenti strumentali registrati negli ultimi giorni a danno degli agricoltori ed invitano Luca Braia a chiarire se egli è l’Assessore “di taluni rappresentanti dell’agricoltura di Basilicata” o degli agricoltori lucani (come vorremmo auspicare), con la precisazione che – in assenza di un chiara scelta – sospenderanno ogni relazione istituzionale con l’Assessore all’Agricoltura Luca Braia.”
Di seguito il comunicato congiunto a firma di Confagricoltura Basilicata, CIA e Copagri inviato alla nostra redazione.
Se la nostra agricoltura dovesse totalizzare gli aiuti comunitari corrisposti attraverso i comunicati stampa, gli agricoltori lucani sarebbero i più ricchi del Bel Paese
(….e tutti ce ne potremmo rallegrare!)
Gli agricoltori lucani non vivono di cronoprogrammi e annunci. Purtroppo sanno che la realtà è molto dura e che le strumentali sceneggiate architettate di concerto tra “una presunta” grande rappresentanza agricola e l’Assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata offendono le intelligenze degli agricoltori di questa regione.
Esercitare spudoratamente il gioco delle parti alle spalle degli agricoltori (io ti organizzo la contestazione sotto gli uffici della regione e tu, dopo l’incontro a Roma programmato da settimane, torni e – per l’ennesima volta – “annunci” l’arrivo nelle tasche degli agricoltori di milioni e milioni di euro) è imbarazzante.
Se questo è il livello del confronto, Confagricoltura, CIA e Copagri, per il profondo rispetto che hanno verso gli agricoltori e verso le istituzioni, hanno il dovere di dissociarsi apertamente e di denunciare con fermezza questo modo fare e di raccontare la cruda realtà.
Le ultime vicende pongono un problema di metodo e uno di merito.
La Basilicata – dopo la fallimentare (tutta lucana) esperienza dell’Arbea – per l’attuazione del PSR ha come Organismo Pagatore per gli aiuti comunitari AGEA ed i sistemi informatici – nonostante le importanti risorse destinate al SIARB (il sistema informativo regionale agricolo) – sono quelli di AGEA e gestiti dal SIN.
Qui vi è un vero problema: la debolezza politica della Regione Basilicata nei confronti di AGEA e del famigerato SIN.
E’ assurdo che la regione debba, per esempio, “pietire” per avere i “suoi dati di ritorno” dal Sistema Informativo Nazionale.
E’ mortificante organizzare i “viaggi della speranza” per andare a invocare cronoprogrammi ….seppure di pagamento.
La Regione Basilicata sul PSR ha il dovere di programmare bene, di predisporre bandi chiari e gestibili attraverso i sistemi informativi disponibili (con verifica preventiva), di effettuare il più rapidamente possibile le istruttorie ed i controlli di merito e di approvare gli elenchi nominativi dei pagamenti da inviare all’Organismo Pagatore AGEA e, laddove si dovesse registrare un qualche ritardo, convocare presso la Regione Basilicata la dirigenza AGEA al fine di rimuovere gli eventuali ostacoli.
Questo farebbe una Regione orgogliosa del proprio ruolo!
Nel merito: una parte importante degli importi annunciati come in arrivo nei prossimi mesi sono riferiti ad alcune migliaia di domande di indennità compensativa o pagamenti per le aziende biologiche dell’anno 2016 o gli aiuti ai giovani agricoltori che hanno partecipato al bando aperto ad aprile 2016. Su queste situazioni già diversi “viaggi della speranza” sono stati realizzati e tanti comunicati di propaganda sono stati inviati alla stampa! E la storia si ripete!
Comprendiamo che questa situazione “conviene” agli “imprenditori della politica” ed agli “imprenditori della rappresentanza” che con questo gioco motivano la propria esistenza, alle spalle di chi tira la carretta e la cinghia.
Così non va!
Le Organizzazioni Confagricoltura, CIA e Copagri di Basilicata, assicurando lealtà e correttezza a tutti agricoltori lucani, unici loro “padroni”, si dissociano dai comportamenti strumentali registrati negli ultimi giorni a danno degli agricoltori ed invitano Luca Braia a chiarire se egli è l’Assessore “di taluni rappresentanti dell’agricoltura di Basilicata” o degli agricoltori lucani (come vorremmo auspicare), con la precisazione che – in assenza di un chiara scelta – sospenderanno ogni relazione istituzionale con l’Assessore all’Agricoltura Luca Braia.
Di seguito la replica dell’assessore regionale Luca Braia
Braia: “Unico interesse per me e per il Dipartimento, gli agricoltori di Basilicata. Nessuna strumentalizzazione ma relazioni positive e costruttive con tutti.
In risposta al comunicato stampa diffuso dalle Organizzazioni Confagricoltura, CIA e Copagri di Basilicata ritengo doveroso, nei confronti degli agricoltori lucani e del comparto, rispondere che non esiste alcuna strumentalità e correlazione tra la manifestazione organizzata a Potenza nella stessa giornata in cui il Dipartimento Agricoltura aveva già programmato di incontrare a Roma i vertici dell’Organismo Pagatore Nazionale Agea.
L’incontro serale, al mio arrivo a Potenza, fu eseguito in rispetto delle indicazioni arrivate da sua eccellenza il Prefetto di Potenza che, ufficialmente e per le vie brevi, raccomandava per ragioni di sicurezza ed ordine pubblico di incontrare ii manifestanti al rientro da Roma.
La volontà esercitata sino ad oggi é, invece, esattamente quella di creare una relazione positiva e costruttiva. La riunione a Roma, come ampiamente detto, fa parte delle azioni di monitoraggio del Dipartimento verso lo stato dei pagamenti che spettano agli agricoltori lucani, a valere sulle diverse misure del Psr Basilicata 2014-2020 messe in campo,con un cronoprogramma chiaro che nelle prime date, quali quella di ieri, é stato già rispettato.
L’azione dell’intero dipartimento a tutti i livelli di relazione é, senza alcun timore di smentita, equilibrata e rispettosa di tutti gli agricoltori e le associazioni di categoria. Ognuno viene rispettato nella stessa misura, ascoltato ed accolto come é giusto che sia.
Invito quindi tutti i protagonisti, immediatamente convocati il giorno successivo all’incontro romano per l’opportuna informativa generale dello stato dell’arte dei pagamenti e del cronoprogramma condiviso con Agea, a recuperare il senso dell’unità, elemento fondamentale per raggiungere gli obiettivi sperati, recuperando nel rispetto dei ruoli di ognuno, un rispetto più grande che è quello che dobbiamo ai protagonisti del settore primario della nostra terra di Basilicata.
Fuori luogo ed incomprensibile è quindi l’accusa di una manifestazione organizzata ad hoc, in maniera addirittura combinata, a cui rispondo come già annunciato che, qualora il 20 febbraio, data del prossimo incontro calendarizzato per verificare l’avanzamento complessivo e il rispetto degli impegni presi con Agea, non sarà rispettato per qualche motivo indipendente dalla volontà regionale e dipartimentale, siamo e saremo pronti insieme a tutte le associazioni di categoria, a capeggiare le azioni di protesta necessarie.
La disponibilità personale e degli uffici rimane, come sempre, massima nel voler chiarire e superare comportamenti e giudizi che ci devono far andare oltre le strumentalità e convenienze individuali, per garantire invece e innanzitutto gli interessi collettivi.
Lavorerò per questo, come sempre fatto sino ad ora, perché questo é il mio modo di agire, a prescindere da tutto e da tutti.