Formazione continua degli addetti alla ristorazione, sana alimentazione, promozione degli alimenti “made in Italy”, commercializzazione dei prodotti “made in Basilicata”: sono i quattro punti cardinali della “bussola” che Palazzo Italia Bucarest e l’Aci (Associazione Cuochi Italiani) orientano in direzione del “mangiare sano, mangiare italiano”. Intanto si intensifica l’attività di formazione di chef ed addetti alla ristorazione con la regia della lucana Enza Barbaro, presidente Aci. In particolare, se ne occupa Global School, centro di formazione e qualificazione professionale principalmente per le figure professionali richieste dalla ristorazione, ma che dedica attività anche a donne, giovani appassionati della cucina italiana che partecipano ai corsi. Il problema della reperibilità di addetti ai servizi di ristorazione e turistici è sempre più grave: secondo i dati diffusi da Excelsior (Unioncamere)-Anpal, in Italia, entro luglio, servono 320 mila addetti alla ristorazione, 43 mila addetti all’accoglienza. Solo in Basilicata 4-5 mila unità. Un problema che riguarda tutti i Paesi Europei (e non solo). In proposito, in Romania e nei Paesi Balcanici è molto apprezzato è il lavoro di Aci e Global School che durante l’anno svolge numerosi corsi di formazione di vario livello ed incontri per l’educazione Alimentare coinvolgendo principalmente i giovani. Alla base la dieta mediterranea che è uno stile di vita, più che un semplice elenco di alimenti con la sua “piramide alimentare”. La tradizione è la colonna portante della cucina italiana, radicata profondamente nelle diverse regioni d’Italia. Eppure, delle migliaia di piatti regionali, solo pochi sono presenti nei ristoranti, soprattutto al di fuori dei confini del Paese. C’è un tesoro nascosto di ricette dimenticate, pronto ad essere riscoperto da tutti noi, chef, gourmand, appassionati di cucina e influencer di tutto il mondo. Da Palazzo Italia Bucarest un ulteriore contributo-sostegno per la candidatura della cucina italiana come “patrimonio dell’umanità Unesco”
Palazzo Italia -sottolinea il presidente Giovanni Baldantoni – come incubatore di imprese è il punto di riferimento del “made in Italy” e della promozione degli scambi tra i due Paesi e Italia-Paesi Balcanici confermandosi anche incubatore di formazione di tutte quelle figure professionali sempre più necessarie alla ristorazione in Italia e in Europa. E’ sin troppo evidente che l’attuale sistema di formazione, a partire dagli Istituti Professionali ed Alberghieri, da soli non possono farcela.