Il progetto annunciato da Stellantis per Melfi di istallare sul tetto dello stabilimento pannelli fotovoltaici, dalla potenza complessiva di 28 mega, abbassando così la bolletta del 25% va nella direzione indicata da tempo da Uilm e Uil di ridurre i costi energetici e di rendere competitiva la più grande fabbrica lucana e una delle maggiori e più rilevanti dell’automotive in Italia. Lo sostengono in una nota congiunta i segretari regionali di Uilm Marco Lomio e Uil Vincenzo Tortorelli sottolineando che insieme all’attività di produzione di colonnine per l’elettrico è la scelta importante per avviare il processo di transizione. Sono questi temi che contiamo di affrontare il prossimo 8 giugno, in occasione della prima riunione del tavolo permanente con regione, sindacati e confindustria, convocata dall’assessore Galella per programmare tutto quello che occorre per la produzione dei quattro nuovi modelli di auto elettriche a Melfi. Per affrontare la questione in modo definitivo – per Lomio e Tortorelli – si tratta di entrare tra i progetti di finanziamento de centri di produzione e distribuzione di idrogeno verde. A disposizione c’è uno stanziamento di 500 milioni di euro previsto dal Pnrr, anche se una quota non inferiore al 50% delle risorse dovrà essere assegnata alle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata,Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) che avranno manifestato interesse. Per l’area industriale di Melfi è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire, tenuto conto che per i progetti saranno considerati ammissibili gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili asserviti alla produzione di H2 verde, comprensivi di eventuali sistemi di accumulo; elettrolizzatori o altre tecnologie per la produzione e relativi ausiliari, necessari al processo produttivo; eventuali infrastrutture dedicate esclusivamente alla distribuzione , e impianti di stoccaggio. E’ necessario inoltre legare i lavoratori alle attività in essere e soprattutto alle nuove attività che si creeranno per effetto del passaggio da endotermico ad elettrico. Stellantis deve infine dettagliare gli appalti futuri, il loro fabbisogno ordinario al fine di garantire i livelli occupazionali.
Giu 02