“L’atteggiamento assunto dall’ANAS nei confronti di piccoli operatori commerciali ed imprenditori di Policoro costretti, all’improvviso, a rimuovere o ad oscurare le insegne per attività che sono localizzate, da anni, lungo la SS 106 Jonica per non subire pesanti sanzioni, è vessatorio e del tutto ingiustificabile”. Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Castelluccio per il quale “applicare in maniera burocratica provvedimenti che contengono pesanti oneri sia per l’istruttoria della pratica che per i canoni dovuti significa non tenere conto né della situazione di crisi delle nostre piccole attività economiche e tanto meno delle gravi inadempienze da parte dell’Anas in materia di manutenzione e servizi lungo l’intero tratto metapontino della SS 106 Jonica. E’ sufficiente consultare le tabelle dei cosiddetti canoni per le pubblicità stradali che possono raggiungere sino ad oltre 1000 euro l’anno per capire che piccoli esercizi ed attività produttive non possono sopportare anche questi costi in aggiunta a quelli fiscali e a tutti gli altri derivanti dall’impresa. Siamo di fronte ad un comportamento che va censurato e che quindi – aggiunge Castelluccio – richiede un intervento da parte della Regione. Sollecito pertanto l’Assessore regionale alle Infrastrutture Berlinguer a convocare i vertici del compartimento Anas non limitandosi a chiedere chiarimenti e giustificazioni ma a far pesare le legittime esigenze dei nostri automobilisti e delle nostre comunità rispetto a disattenzioni, sottovalutazioni ed inadempienze dell’Anas che durano da decenni che penalizzano la mobilità dei cittadini”.
Apprendiamo dalla stampa che in questi giorni sono pervenute presso le attività commerciali poste lungo la S.S. 106 jonica, che espongono insegne che contraddistinguono attività commerciali, degli avvisi di pagamento del canone pubblicitario o, in alternativa, di rimozione dei pannelli pubblicitari ai sensi del Regolamento Anas e del Codice della Strada.
Tale atteggiamento, a giudizio di chi scrive, non è giustificabile alla luce dell’attuale situazione economica in cui imperversano le numerose attività commerciali ivi ubicate e soprattutto perchè le stesse sono state penalizzate, negli anni passati, dai lavori di riqualificazione della predetta arteria stradale che hanno notevolmente influito in negativo sui loro ricavi.
Pertanto è auspicabile, sostiene la Confesercenti provinciale di Matera, un intervento da parte della Regione Basilicata che miri a chiedere rispetto delle categorie produttive e chiarimenti per l’atteggiamento assunto dall’Anas soprattutto, lo ripetiamo, alla luce dei disagi che quelle attività hanno vissuto per lungo periodo in passato a causa dei lavori di ammodernamento della viabilità extraurbana e per la scarsa chiarezza dei regolamenti comunali (con riferimento alle arterie statali) che disciplinano il pagamento della tassa sulla pubblicità.