“La proposta di legge d’istituzione nell’area dell’arco Jonico lucano del Parco archeologico nazionale della Magna Grecia, sostenuta da deputati di diversi partiti, tra cui il primo firmatario è l’on. Cosimo Latronico, è un’opportunità per far crescere l’appeal turistico del Metapontino, promuovere l’economia locale con tutte le sue eccellenze e al tempo stesso un buon esempio per l’intero Mezzogiorno”. E’ il commento di Rosa Gentile, vice presidente nazionale Confartigianato con delega al Mezzogiorno che aggiunge: “esattamente un anno fa dalla Convention di Matera come Confartigianato lanciammo il Progetto Sud 2020 nel quale il turismo inteso come valorizzazione dei beni culturali, archeologici e ambientali rappresenta un elemento fondamentale. Adesso l’impegno per legare Matera Capitale Europea della Cultura 2019 al Metapontino rafforza il nostro progetto da realizzare con tutte i soggetti sociali e le autonomie locali del territorio. Un progetto che – continua Gentile – guarda complessivamente ai siti archeologici oltre che del Metapontino, di Puglia e Calabria, con una sinergia per la quale il Governatore della Puglia Emiliano sta lavorando e che i nuovi Programmi Operativi Regionali di Basilicata, Puglia e Calabria sui fondi Ue possono favorire. C’è però innanzitutto un gap da colmare: come testimoniano i dati del Ministero Beni Culturali nel 2014 il Parco Archeologico dell’area urbana di Metaponto ha segnato più 25,8% di visitatori rispetto al 2013, il Tempio delle Tavole Palatine più 19,7%, il Museo Archeologico di Metaponto più 10,4% e il Parco Archeologico Herakleia (con biglietto abbinato al Museo Nazionale della Siritide) più 6,8%. Ma se non ci fermiamo alle percentuali verifichiamo che tutti insieme i visitatori dei quattro poli archeologici principali sfiorano le 80mila unità, di cui 50mila solo a Metaponto, un numero troppo limitato rispetto ad un potenziale di turisti decisamente superiore. Per avere un’idea: da noi equivale a dieci giorni di ingressi al sito di Pompei e i biglietti di ingresso ai 16 siti culturali museali e Parchi della Basilicata hanno prodotto introiti lordi nel 2014 per soli 135mila euro”.
Per Gentile “i Parchi Archeologici, specie se presentano aspetti innovativi rispetto a quelli “tradizionali” e soprattutto se gestiti a livello manageriale, con capacità professionali che vanno al di là della conoscenza e della passione, o meglio ancora gestiti da società miste pubblico-privato sono uno strumento di sviluppo socio economico e di valorizzazione del territorio e delle risorse culturali, al punto da rappresentare un’opportunità di crescita dell’economia locale e di nuova occupazione. In attesa di approfondire gli effetti della manovra del Governo Renzi sul Sud, vogliamo concentrarci – continua Gentile – sulle grandi potenzialità che ancora appartengono al Sud, con quel tessuto produttivo che è ancora in grado di esprimere la ricchezza possibile di un territorio ricco e capace. E continuiamo a farlo perché non possono essere solo e soltanto gli aspetti critici a caratterizzare il dibattito e la discussione sul Mezzogiorno, e perché vogliamo tornare a credere che il Sud sia pieno di possibilità tra le quali il turismo ha aspetti e caratteristiche di sicuro sviluppo”.
Ott 16