La Pasqua 2013 in Basilicata è segnata già dal segno meno: tra strutture ricettive e di ristorazione sono in 60 che tra gennaio e febbraio scorsi hanno chiuso i battenti (a fronte di 17 nuove iscrizioni, con un saldo negativo di 43 unità commerciali). Lo riferisce il presidente provinciale di Potenza della Comfesercenti Prospero Cassino sottolineando che “le ferie pasquali non porteranno la sperata ripresa del turismo. Anzi, è vera e propria emergenza: sulla base delle prenotazioni ricevute, gli imprenditori del settore prevedono una festa all’insegna dell’austerity, caratterizzata da un calo generalizzato di partenze ed arrivi rispetto allo stesso periodo del 2012. La crisi colpisce la voglia di viaggiare degli italiani, manifestandosi in un vistoso calo (-20%) delle prenotazioni. Il detto “Pasqua con chi vuoi” sembra perdere vistosamente colpi. Secondo le rilevazioni Confesercenti sulle agenzie di viaggio, le prenotazioni di vacanze fuori degli italiani appaiono in deciso calo: per ora la flessione registrata è del 20%, da cui consegue la previsione di un vero e proprio crollo dei fatturati, da un minimo del 30% a un massimo del 40%. La spesa media per il viaggio di Pasqua, quest’anno, si aggira intorno alle 300-400 euro per una vacanza di 4-5 giorni e di 200-300 euro per quella di tre giorni. Le famiglie interessate a una settimana di vacanza in mete a lungo raggio spenderanno fino a 8000 euro.
Previsioni grigie arrivano anche dagli alberghi italiani: secondo le stime degli imprenditori della ricezione, a Pasqua non ci sarà nessun rimbalzo positivo delle presenze. Anzi, si prevede una riduzione globale nell’ordine del 10-15% degli arrivi di non residenti verso le strutture ricettive del nostro Paese. Si registrano, però, grandi differenze a livello locale.