“L’emendamento alla Manovra di bilancio che interviene sul Patent box, pur rappresentando un passo avanti poiché la misura “sostitutiva” è stata potenziata e sono stati chiariti alcuni aspetti applicativi legati in particolare alle questioni temporali e procedurali, non compensa gli effetti derivanti dall’abolizione dello strumento”. Così il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma.
“La forma agevolativa, che prevedeva una parziale detassazione del reddito derivante dall’utilizzo diretto e indiretto di beni intangibili – ha spiegato Somma – è stata una leva importante per sostenere l’aumento della competitività del Paese. Una misura che nel tempo ha prodotto effetti sicuramente positivi, come dimostra l’aumento delle domande di brevetto, colmando un evidente gap rispetto agli altri Paesi. Soprattutto negli ultimi anni, molte imprese, di tutte le dimensioni, anche PMI, hanno rafforzato la cultura della proprietà e la consapevolezza del valore dei propri asset immateriali. Scegliere di abbandonare una efficace misura di sostegno all’innovazione in una fase in cui è necessario spingere sulla competitività e gli obiettivi di coesione del Paese, attraverso le risorse e i driver del Pnrr, non può lasciarci soddisfatti. Le imprese lo hanno detto chiaramente ma non sono state ascoltate. Auspichiamo, pertanto, un ripensamento da parte del Governo”.