Il Bosco Magnano è un’area forestale fra le più rilevanti sul piano naturalistico del Mezzogiorno d’Italia, attraversata dal Torrente Peschiera, ricca di Cerri, Faggi, Carpini, Ontani, Salici, Pioppi, Frassini, nonchè di una fauna selvatica rara, fra cui lo Scoiattolo meridionale (Sciurus meridionalis).
Rientra nel parco nazionale del Pollino (legge n. 394/1991 e s.m.i.), nel Comune di San Severino Lucano (PZ), e nel sito di importanza comunitaria (S.I.C.) “Bosco Magnano” (codice IT9210040) ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e seminaturali, la fauna e la flora. Il bosco, inoltre, è tutelato con il vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).
Eppure sono in corso ingenti tagli boschivi, anche di Faggi secolari, senza che sia stato possibile rinvenire alcun cartello “inizio lavori” che faccia comprendere se siano autorizzati o meno.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), su segnalazione di residenti, ha, quindi, inviato (9 gennaio 2024) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti per verificare la legittimità o meno dei tagli boschivi.
Coinvolti i Ministeri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e della Cultura, la Regione Basilicata, l’Ente parco nazionale del Pollino, il Comune di San Severino Lucano, i Carabinieri Forestale, informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro.
Già nell’estate del 2021 i Carabinieri Forestale intervennero per fermare un cantiere di taglio boschivo non autorizzato, ponendo sotto sequestro preventivo ben 64 ettari del Bosco Magnano.
Il GrIG auspica rapidi accertamenti sulla liceità o meno degli interventi di taglio boschivo.