Con la legge regionale n.23 del 12 agosto 2024 il Consiglio regionale della Basilicata, su proposta del neo presidente Marcello Pittella, ha deciso a maggioranza di aumentare le spese del personale dei Gruppi consiliari per “una somma di un massimo di 75.000 euro per ogni consigliere componente del gruppo”, “quantificati in un massimo complessivo di 454.968 euro annui”.
“Un atto vergognoso, una brutta pagina per la politica lucana” secondo il segretario generale dello Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa, “che mostra tutta la sua incoerenza e indifferenza nei confronti del territorio, dell’elettorato e delle cittadine e dei cittadini lucani. Tutto ciò andando in deroga alla Legge Monti (D.L. 174/2012) sulla riduzione dei costi della politica”.
Per questo motivo lo Spi Cgil Basilicata, insieme al Coordinamento per la Democrazia Costituzionale e il mondo associativo, sta valutando la possibilità di dare il via alla raccolta firme per chiedere l’abrogazione di questa “scellerata legge regionale”, così come previsto dall’articolo 17 dello Statuto della Regione Basilicata.
“Nei prossimi giorni – afferma Summa – coinvolgeremo le associazioni e le organizzazioni che vorranno unirsi in questa lotta per una società più giusta e in difesa dei diritti dei lucani e delle lucane”.