Petizione Frecciarossa, Mega (Cgil Basilicata), Ditella (Filt Cgil):: superate le mille firme. Intanto la Regione Basilicata pubblica il preavviso di gara per luglio 2024. Un atto dovuto,anche nel 2016 fu fatto lo stesso per il Tpl le cui gare devono essere ancora espletate”. Di seguito la nota integrale.
Ha superato l’obbiettivo minimo delle mille firme la petizione del ripristino del Frecciarossa Taranto – Potenza – Milano – Torino promossa dalla Cgil Basilicata a seguito della notizia da parte dell’assessora alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Donatella Merra, della sperimentazione del Frecciarossa a Roma con un cambio di fermata da Napoli centrale ad Afragola e un risparmio di tempo di circa mezz’ora, cancellando di fatto dal 1 ottobre il Frecciarossa per Milano e Torino . “Dopo il lancio della petizione, le cui firme raggiunte sono il segno che la causa intrapresa è giusta – affermano il segretario generale della Cgil Basilicata, Fernando Mega e della Filt Cgil Basilicata, Luigi Ditella – alla nostra denuncia si sono aggiunte le richieste di chiarimenti della politica e delle istituzioni. L’assessora voleva far passare la vicenda addirittura come un risultato storico quando in verità, a fronte di qualche spicciolo risparmiato dalla Regione, così facendo si fa tornare nell’isolamento totale la Basilicata. A stretto giro sulla vicenda è stata fatta una richiesta di interrogazione al ministro Salvini e una richiesta di audizioni in commissione regionale, oltre alle prese di posizione di politici e associazioni che si scagliano contro questa scelta scellerata, dal momento che il servizio Frecciarossa è uno dei pochi collegamenti diretti della Basilicata con il Nord Italia che funziona e che viene utilizzato da tante utenze lucane.
L’assessora, dopo il risultato epocale dell’annuncio del nuovo piano di bacino di trasporti che avrebbe portato alle gare ma che ora punta a una proroga fino al 2026 lasciando un piano di esercizio vecchio di 15 anni e non più funzionale alla reale esigenza della popolazione, e dopo aver annunciato una rivoluzione epocale sulla cura del ferro di cui non si vedono ancora i risultati, si avvia alla fine del mandato lasciando la situazione trasporti in peggioramento rispetto al passato, togliendo anche l’unico servizio utile che ci collegava al resto d’Italia.
A ciò – concludono Mega e Ditella – si aggiunge la notizie della pubblicazione del preavviso di gara di affidamento a partire da luglio 2024 dei “servizi di media lunga percorrenza interregionali Salerno-Potenza-Metaponto e viceversa in continuità con i servizi ferroviari Alta Velocità da/verso Salerno” in base all’articolo 7 del regolamento europeo 1370 (paragrafo 2). Fermo restando che il problema non viene superato in quanto dal 1 ottobre comunque i lucani resteranno sprovvisti dal servizio fino a luglio dell’anno prossimo, tale preavviso non si può ritenere significato in quanto è un atto dovuto che non vincola la Regione. Basti pensare che lo stesso è stato pubblicato nel 2016 per le gare del Tpl le quali a oggi ancora non sono state espletate. Tra l’altro non è ancora chiara se la sperimentazione del Fecciarossa per Roma è sulla fascia oraria del vecchio collegamento o su quella dell’Intercity: quest’ultima ipotesi comporterebbe che oltre al Frecciarossa gli utenti non troverebbero nemmeno più l’Intercity. Tante ancora le incognite da chiarire, che ci auguriamo l’assessora voglia affrontare quanto prima con i sindacati”.