“La riorganizzazione è ampia e comporterà cambiamenti complessi”. Così il segretario generale nazionale Uiltec (organizzazione di categoria dei lavoratori Uil dei comparti energia-chimica) Paolo Pirani in merito all’avvio dell’attività del nuovo cdA Eni sulla riorganizzazione: “Occorrerà capire la portata del mutamento in relazione alle sfide che Eni è chiamata ad affrontare sul piano nazionale e internazionale”. “Questo rende urgente un chiarimento di fondo con le OO.SS., poiché la nostra attenzione resta forte rispetto agli impegni assunti e affinché il ruolo strategico del gruppo ENI sull’economia italiana sia confermato”. Il leader sindacale ha sottolineato le importanti operazioni di rafforzamento del settore energetico e chimico, specificando che “è importante la condivisione, delle scelte strategiche di un gruppo tra i maggiori player in Italia”. “Restano forti le preoccupazioni già espresse al momento dell’insediamento dei nuovi vertici e la richiesta per il mantenimento degli impegni assunti, che hanno un’importante rilevanza sul piano occupazionale, così come quelli per la salvaguardia di tutti i siti produttivi” ha infine spiegato Pirani, sottolineando le buone relazioni industriali costruite con l’azienda ENI e “alcuni degli accordi di settore più importanti nel nostro Paese, e auspichiamo un mantenimento di questa tendenza”.
Il segretario regionale della UIL lucana Carmine Vaccaro aggiunge: “quanto al sito più importante dell’Eni nel nostro Paese, il distretto di Viggiano, le nostre proposte unitarie a Cisl e Cgil sono note e le illustreremo, appena ci sarà data possibilità, al nuovo management Eni. La nuova campagna di pressing per intensificare estrazione e ricerca di idrocarburi in Basilicata avviata da Assomineraria, di cui l’Eni è il cervello di strategie, conferma la linea dura assunta da tempo dai petrolieri. Anche per questo l’incontro in programma la prossima settimana tra il Presidente Pittella e il Ministro si carica di ulteriori significati e sarà un primo banco di prova della volontà del Governo Renzi di sostenere la posizione unitaria di Regione e forze sociali sui benefici diretti ed indiretti legati al petrolio lucano, o almeno capiremo se il Governo sta con noi o con i petrolieri”.
Mag 30