“La Relazione sullo stato di attuazione del Piano Mattei per l’Africa, insieme allo stato di avanzamento dei progetti pilota e delle iniziative in corso in particolare nei nove Paesi Africani individuati, è l’occasione per rinnovare il protagonismo delle imprese italiane nell’obiettivo di intensificare le azioni e di estenderle anche ad altri Paesi”. Così Alfredo Carmine Cestari, presidente della Camera ItalAfrica raccogliendo l’esortazione che la Premier Meloni ha rivolto al convegno dei Giovani di Confindustria a “rimboccarsi le maniche”. “La Camera di Commercio ItalAfrica Centrale – evidenzia Cestari – è impegnata nel progetto “Sinergie per lo sviluppo” diretto al continente africano con il duplice obiettivo di fare fronte alla crisi migratoria e di offrire nuove opportunità di investimento alle imprese italiane ed europee in tutti i settori. Per questo, l’invito della Premier a “puntare sulla formazione tramite le filiere dei diversi settori produttivi” ci trova in stretta sintonia. Formare giovani perché diventino il sostegno alle aziende dei territori del Sud nelle sfide sui mercati internazionali – spiega il Presidente ItalAfrica – è da sempre la nostra mission, svolta da decenni, tesa in particolare a trasferire il nostro know-how sui territori della Basilicata e delle altre regioni del Sud dove operiamo, oltre che in Paesi esteri, in modo da favorire opportunità di crescita e sviluppo per la Basilicata e i giovani, convinti che è questa un’ulteriore spinta per le piccole e medie imprese. Sono certo che le nuove figure professionali formate porteranno ricchezza e commesse in territori non ancora valorizzati adeguatamente”. L’obiettivo ribadito è “quello di formare i futuri manager dell’export, mediante una formazione dal taglio pratico ed operativo, integrata da attività sul campo quali: esercitazioni, case studies, collegamenti con uffici esteri ICE, incontri con associazioni e realtà aziendali, esperienze all’estero. La formazione dei giovani – sottolinea ancora Cestari – è un elemento fondamentale che noi mettiamo al primo posto della nostra strategia imprenditoriale. Servono giovani per i progetti di cooperazione nei Paesi Africani e servono giovani africani formati per garantire loro un futuro. Entro il 2030, oltre il 40% della popolazione giovanile mondiale sarà africana ed entro il 2050 il continente rappresenterà più del 25% della popolazione globale e un’età media inferiore ai 25 anni. L’Africa – conclude – ha pertanto bisogno di investire nell’istruzione e nella formazione per i giovani, nell’imprenditoria giovanile per favorire lo sviluppo ed il Piano Mattei è uno strumento strategico”.
Ott 14