Ci è dispiaciuto apprendere dalla stampa che l’Assessore Regionale ai trasporti non abbia ancora compreso che la FIT-CISL non sta contestando né la politica tantomeno la sua persona, ma solo un Piano Regionale dei Trasporti che va riscritto in ogni sua parte – dichiara la Segreteria Regionale della FIT-CISL di Basilicata -.
Abbiamo avuto modo di rappresentare e spiegare più volte all’auspicata nuova Politica del Cambiamento i motivi che ci inducono a scioperare contro uno scellerato piano Trasporti che non pensa ai lavoratori ed ai cittadini ma esclusivamente ad un fittizio risparmio economico, e ribadiamo fittizio perché il risparmio graverà solo ed esclusivamente sui lavoratori, sulle loro famiglie e sulla qualità dei servizi.
E’ dai primissimi giorni di Settembre scorso – prosegue il comunicato – che la nostra Segreteria ha inteso incontrare centinaia di lavoratori nella gran parte delle Aziende della Basilicata vittime di un sistema vecchio che prevede ben 4 contratti di servizio Cotrab Matera e Potenza, FAL e Busitalia, per i servizi extraurbani e ben 47 per quelli urbani.
Tutti i lavoratori che abbiamo incontrato vedono come unica via di salvezza l’unico Bacino e l’unica Gara Regionale per individuare un Unico Gestore Regionale di tutto il Trasporto. E’ questa la strada da seguire Assessore Merra, altro che lo spacchettamento del trasporto che Lei continua a proporre e non abbiamo ancora ben compreso per quale assurda logica.
Un’unica gara qui – prosegue la FIT-CISL – per un unico gestore che può garantire la partecipazione dei colossi del trasporto Europei nel settore, ma anche le aziende Lucane in una formulazione diversa dell’essere aziende del TpL a conduzione familiare.
L’unica Gara e l’Unico Gestore non vuol dire chiudere al mercato, ma aprirlo a Società che posseggono alte competenze tecniche morali ed economiche, per gestire l’apparente complessità che un ormai vecchio Piano dei Trasporti propone, vale a dire quello dell’affluenza dei viaggiatori trasportati verso vettori che garantiscono solo l’aumento dei tempi di percorrenza e le rotture di carico, un fatto anacronistico.
La Politica del Cambiamento si deve convincere che quel Piano dei Trasporti dev’essere rimodulato nella sua essenza perché non è pensato per questo territorio, non è pensato per i lavoratori del settore, non è pensato per le necessità di studenti e lavoratori, ma solo ed esclusivamente per la progettazione di un sistema Basilicata che è evidente non piace più a nessuno !!!
Nulla di strumentale – prosegue il comunicato – c’è nelle nostre azioni, sia chiaro, la progettualità della FIT-CISL Regionale e Nazionale e della CISL di Basilicata mirano esclusivamente ad affermare un progetto per il futuro del settore Trasporti ed evitare il nanismo aziendale, rendere fruibile il miglioramento della qualità della vita dei nostri Autoferrotranvieri, snidare tutti quelli che fanno dei lavoratori un mero percorso di arricchimento patrimoniale a tutto discapito dell’applicazione dei contratti collettivi e degli accordi di II livello.
La Basilicata è stata la prima Regione del Paese ad avere ed approvare i contenuti della legge 22/98, che accresce i contenuti delle clausole sociali per i lavoratori di questa Terra troppe volte offesi ed ingiustamente umiliati, da chi in dispregio alle regole ha inteso applicare sistemi di un autoritarismo che neppure in agricoltura ne è rimasta traccia, è il momento di dire basta e i lavoratori lo dimostreranno con lo sciopero del 25 Ottobre.
Ci appare davvero strano – conclude il comunicato – che una meglio non definita Politica del Cambiamento definisca strumentale le trasparenti azioni della FIT-CISL, ma poi continua a sostenere lo spezzatino Lucano del Trasporto Pubblico Locale, chissà per quali incomprensibili convinzioni, che se attuate daranno solo ed esclusivamente incertezze all’intero settore per altri 9 anni.