Si è svolta nella giornata del 24 luglio, una giornata di formazione ed informazione molto partecipata sul tema “Piante Officinali Occasione di Sviluppo Sostenibile” presso l’Istituto Principe di Piemonte di Potenza, organizzata dall’Associazione no profit Lucania Montana in collaborazione con la F.I.P.P.O. (Federazione Italiana Produttori Piante Officinali) e con il Patrocinio dell’Assessorato Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata.
L’iniziativa è riuscita a creare un momento di aggregazione, confronto e dialogo tra gli agricoltori e i produttori di Piante Officinali in Basilicata, il mondo accademico e le istituzioni ed è diventata soprattutto un’occasione per fornire utili spunti e suggerimenti a quanti vogliano avviare un percorso imprenditoriale nella filiera delle Piante Officinali.
E’ emerso che il 90% del fabbisogno nazionale di piante officinali in Italia è importato dall’estero anche se si è registrato, per quanto riguarda la superficie coltivata, un incremento del 60% negli ultimi 10 anni. “Pertanto – ha affermato l’assessore Braia – con questo potenziale altissimo, ipotizzare un’agricoltura sostenibile e l’apertura dell’agricoltura lucana anche a questa nicchia di mercato, partendo dalla conoscenza e dalla diffusione delle informazioni specifiche è un approccio concreto al tema che apre ad eventuali altre iniziative da mettere in campo per quanto riguarda le misure di sostegno del nuovo PSR.”
“Dobbiamo essere capaci, anche nella filiera delle Piante Officinali, come regione Basilicata, di valorizzare il prodotto agroalimentare che deve sempre essere percepito come di qualità e con una tracciabilità sicura per il consumatore” ha continuato Braia.
“Importantissimo aggregarsi, considerando i numeri comunque bassi del settore e i volumi limitati. Vanno ottimizzati sicuramente i costi con dei processi collettivi di investimento.”
L’assessore Luca Braia, raccogliendo i numerosi spunti emersi dal tavolo di discussione del pomeriggio, ha concluso i lavori ribadendo quanto sia sempre più urgente caratterizzare i prodotti della Basilicata, quindi anche le erbe officinali, in modo da essere riconoscibili e portare valore aggiunto. “Dobbiamo rimanere nella relazione qualità-territorio perché se saremo bravi a differenziare il nostro prodotto e farci riconoscere, il mercato potenziale diventa molto più grande.
Nell’ambito del nuovo PSR si opererà per multimisura e plurifondo e va quindi costruita la traiettoria di sviluppo su cui lavorare anche per la filiera delle piante officinali dalla fase di produzione alla fase di commercializzazione. Ad ottobre, all’approvazione del nuovo PSR, cercheremo di essere pronti a partire con i bandi.”