Pietro Simonetti (Tavolo Nazionale anticaporalato/Ministero Lavoro): “Dedicare il nuovo Centro di Accoglienza di Boreano-Venosa al Bracciante Rocco Girasole caduto durante le lotte per il lavoro nel 1956”. Di seguito la nota integrale.
“Nel 1956 durante una manifestazione per il Lavoro morì il bracciante Rocco Girasole a seguito di una carica della polizia scelbiana.
A Venosa si ricorda Rocco con una targa ed una via. Conservare la memoria delle lotte per la terra, gli scioperi alla rovescia e’importante in questa fase anche per costruire un futuro diverso privo di razzismo eliminando la fabbrica dell’ odio contro i migranti.
Per garantire i diritti, la centralita’del lavoro, l’eliminazione del caporalato e dello sfruttamento speciamente nell’agro alimentare, e’in corso di attuazione il Piano Nazionale Anticaporalato che ha finanziato misure importanti per l’area del Bradano e del Metapontino con la realizzazione dei Centri di accoglienza di Gaudiano/lavello, il completamento della Citta’della Pace di Scanzano, la ristrutturazione dell’ex Tabacchificio di Palazzo e del Centro Antitratta nello stesso Comune.
Il Piano ha finanziato anche il nuovo il Centro di Boreano/Venosa che sorgerà nel terreno dell’ex ghetto con la riutilazzione delle strutture e del sito della riforma fondiaria con finanziamento di 2,5 milioni, 150 posti, dopo l’intesa Alsia/Regione/Comune di Venosa in fase di attuazione. Si tratta di una misura importante e significativa che andrebbe intitolata a Rocco Girasole”.
Nella foto Rocco Girasole colpito dal fuoco della Polizia.