Pio Abiusi torna ad occuparsi di una questione sollevata più volte dagli imprenditori, quella dell’assenza del metano nell’area industriale del borgo La Martella. Di seguito la nota integrale.
Al peggio non c’è mai fondo
Era l’autunno del lontano 2006, quando Attilio Martorano, allora presidente regionale della Confindustria, si dichiarò sbigottito perchè le aree industriali del materano non fossero servite dalla rete di metano tenuto conto che la condotta adduttrice passava a pochi chilometri di distanza.
Nella primavera del 2007 l’allora assessore alle attività produttive, Donato Salvatore, batte in lungo e largo le due aree la settimana precedente la tornata elettorale che interessava il comune di Matera e che fini malissimo per il centro sinistra. Si impegnò, anche egli, a che la fornitura avvenisse in tempi rapidissimi.
Arrivammo , poi, alla buon ora alla primavera del 2012 senza che nulla fosse avvenuto. A Maggio 2012 l’insediando Presidente della Giunta regionale Marcello Pittella portò il sole da queste parti, ennesima invenzione curata di concerto con Viti.
Ben presto fu costretto a riparasi sotto l’ombrellone per proteggersi dal sole ma non mancò di complimentarsi per la gestione virtuosa del consorzio ASI di Matera . Malgrado il numero di poltrone e poltroncine di sottogoverno distribuite, l’inutile ente era riuscito a chiudere con un attivo di 38 mila Euro.
Cosa significasse la cosa sarebbe tutta da chiarire. Pittella ed il commissario straordinario a tempo indeterminato dell’Ente, Santarsia, si complimentarono vicendevolmente ignari della inefficienza in cui versava specie l’area industriale di La Martella. Alla buon ora, nell’estate del 2012 vennero stanziati i 485 mila euro necessari per collegare l’area alla adduttrice, l’area era già stata infrastrutturata, mancavano i 7,5 KM. di collegamento. I lavori a cura della Regione Basilicata sono stati ultimati a fine febbraio 2013. Arriviamo a Maggio e nasce un malinteso per impiantare la cabina di distribuzione, risolto questo perchè la rete non è stata messa in esercizio? E’ passato quasi un altro anno eppure non sono riusciti a capire, dopo tanti anni, che il metano è vitale per alcune aziende sia per la riduzione dei costi, pari ad oltre il 30%, sia per il respiro finanziario che il servizio darebbe.
Chi sta comodamente seduto su inutili e costose poltrone a tutto questo non da rilevanza.
Patetica fu la corsa che lo scorso anno si fece per “attrezzare” le aree così da ospitare le imprese emiliane interessate dal terremoto. Buffonate che solo in certi palazzi che ospitano inutili uffici possono nascere ed infatti gli emiliani non si degnarono neppure di una risposta. Quando, alla buon ora, arrivò il metano a Jesce, l’allora assessore Pittella, presente alla manifestazione di regime, come d’uso non mancò di dichiarasi pronto a lanciare sfide- demagogiche nel nostro caso- ad altri mercati.
Credo sia opportuno che si doti di casco protettivo quando Pittella, forse prima della fine del suo mandato, andrà ad accendere la fiammella anche a La Martella. La Regione non ha bisogno di buffonate ma di fatti e bisogna liberarsi dalla platea di parassiti che fanno da codazzo.
Pio Abiusi.
Nella foto il momento in cui si registrò l’arrivo del metano a Jesce (foto www.sassilive.it)