“L’iniziativa della Commissione Infrastrutture della Conferenza delle Regioni di chiedere all’Enac di inserire nel Piano nazionale degli aeroporti un aeroporto di interesse nazionale per ogni regione, cosa attualmente non prevista, che ha prodotto già un precedente (il “ripescaggio” dell’aeroporto “San Francesco” di Perugia), rimette in pista le potenzialità dell’aviosuperficie “Mattei” di Pisticci per la quale, come è noto, cinque societa’ hanno manifestato interesse nella gestione”. Lo evidenzia il Centro Studi Turistici Thalia sostenendo che “si stanno creando le opportunità per rimettere in discussione il Piano nazionale aeroporti dell’ex ministro Corrado Passera secondo il quale gli aeroporti esclusi dalla lista di interesse nazionale dovranno essere trasferiti alle Regioni competenti o ai rispettivi enti locali, che ne valuteranno la diversa destinazione d’uso e/o la possibilità di chiusura. Poiché in tempi di tagli ai bilanci delle Regioni e di riduzione dei trasferimenti statali è semplicemente impensabile ipotizzare forme di gestione pubbliche degli scali aeroportuali anche per Pisticci si pone il problema – dicono gli operatori del Thalia – di puntare a società di gestione in grado di garantire piani di riequilibrio per raggiungere entro breve termine adeguati livelli di patrimonializzazione (condizione necessaria per il rilascio della concessione totale), come previsto peraltro dalla normativa vigente.
“Sull’aviosuperficie di Pisticci – afferma Giuliano Scavetta, titolare del T.O. Camartour e consulente del C.S. Thalia – stiamo scommettendo da tempo. Una cosa è certa: se sono cinque le società che si sono candidate e tra queste Airfrancis del regista Francis Coppola, che ha manifestato interesse ad investire, vuol dire che i nostri progetti di attrarre nuovi flussi turistici, specie di target medio-alto, quello che non risente della crisi, sono fondati per potenziare l’economia locale facendo turismo tutto l’anno”.
Lo scalo nella valle del Basento e’ stato candidato al riconoscimento dall’Ente nazionale aviazione civile (Enac) di “aeroporto civile di categoria 2 strumentale”. L’idea e’ quella di arrivare all’attivazione sulla pista di voli su richiesta, aerotaxi con aeromobili jet/turbopropulsore di 9 posti al massimo, voli del segmento executive, con aeromobili di massimo 12 posti; voli di linea di collegamento tra bacini non serviti e le maggiori destinazioni nazionali con aerei a turbopropulsione di 30-50 posti; voli charter di natura prevalentemente turistica su richiesta o fitto da parte di un tour operator di un aereo con capacita’ di trasporto superiore a 12 passeggeri.
“L’allungamento della pista – dice Scavetta – ci consentirà di puntare ai charter sino a 100-120 posti che possono sconvolgere l’attuale modello di turismo nel Metapontino limitato ai villaggi e ai tre mesi estivi. Poter contare su voli che garantiscono in poche ore da qualsiasi capitale europea oltre che dal Nord Italia di raggiungere Pisticci è destinato a cambiare metodo e strumenti di incoming in Basilicata perché finalmente i T.O. sarebbero in condizione di vendere i pacchetti di fine settimana o 5 giorni con itinerari tutti in Basilicata, dal Metapontino a Matera-Sassi, al Vulture, ecc., mentre sinora accade che con voli a Bari o a Napoli i pacchetti di itinerari prevedono solo la visita di mezza giornata ai Sassi di Matera o qualche altra escursione in Basilicata e tutto il resto del periodo in Puglia e in Campania. Da parte nostra non possiamo che incoraggiare ad accelerare i progetti per la stagione 2014. Specie la città di Matera – conclude l’operatore turistico – è la più richiesta da nostri utenti tedeschi, inglesi e del centro-nord del Paese e lo sarà sempre di più per i programmi di Matera Capitale Europea della Cultura al 2019. Ma i pacchetti con l’autobus gran turismo non ce la fanno a rispondere all’intero mercato. In particolare è il target medio-alto che spende di più ad essere scoraggiato in mancanza di aeroporto”.
Però la pista di Pisticci dista da Matera quando quella di Bari i tempi di percorrenza sono simili
Si ma Bari organizza i voli per sfruttare il proprio territorio e no per noi di matera che continuiamo a morire di fame.i pugliesi non sono fessi sono molto più svegli di noi noi lucani siamo dei caproni che puntiamo al solo posto fisso e no valorizziamo il nostro territorio grazie anche a questi poveracci di politici che ci governano