Il governatore lucano ha confermato tutti gli impegni politici ed economici assunti nei confronti del Comitato e dei cittadini che negli ultimi anni hanno subito danni da eventi alluvionali.
“Fabbris si fa portavoce di una battaglia inedita in un tempo molto complesso. Non ne ha mai fatto una occasione di strumentalità di qualsiasi tipo. Anche don Basilio parla sempre la lingua dell’onestà e della verità”.
Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo nel corso di un’assemblea di confronto organizzata dal Comitato per la Difesa delle Terre Joniche, l’Associazione TerreJoniche a.p.s., il Movimento Riscatto e la Rete dei Municipi Rurali, tenutasi oggi pomeriggio presso la sala consiliare della Provincia di Matera per fare il punto sulle questioni legate al dissesto idrogeologico e alle calamità nell’area delle TerreJoniche fra Puglia e Basilicata.
Il governatore lucano ha confermato tutti gli impegni politici ed economici assunti nei confronti del Comitato e dei cittadini che negli ultimi anni hanno subito danni da eventi alluvionali.
“Va innanzitutto – ha aggiunto – modificata la legge 102 del 2004 in materia di risarcimento delle calamità agli agricoltori. A tal proposito attiverò tutti i parlamentari lucani di ogni colore. Nessuno deve nascondersi. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. I disastri ambientali non hanno colore. Andrò dal ministro del Mezzogiorno De Vincenti e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Boschi, per porre loro il tema della modifica della norma. Vanno però sensibilizzati i parlamentari perché questo lavoro trovi nelle commissioni l’attenzione necessaria. Contemporaneamente, la Regione dovrà dotarsi di un proprio strumento legislativo per gestire le risorse in modo celere e trasparente. Nella prossima finanziaria confermeremo lo stanziamento dei 4 milioni e 600 mila euro attraverso i quali la Regione si assumerà la propria parte rispetto alla necessità di risarcire i danni subiti da privati e agricoltori a seguito delle alluvioni del 2011 e 2013. Come annunciato, integreremo il Fondo già assegnato alla Fondazione antiusura mons. Cavalla con altri 250 mila euro che andranno ad aggiungersi ai 500 mila già erogati a circa 80 famiglie a rischio usura a seguito degli eventi calamitosi degli ultimi anni. Se sarà possibile, proveremo a fare anche uno sforzo maggiore, tentando di strutturare il fondo per il prossimo triennio.
Per quanto riguarda i contratti di fiume, il segretario generale dell’Autoritá di bacino, Antonio Anatrone mi ha detto che a Roma hanno recepito la nostra proposta. Faremo un piano partecipato per il rischio idrogeologico”.
Dopo aver evidenziato che occorre investire di più sulla prevenzione che sulla cura, il presidente Pittella ha auspicato maggiore senso di responsabilità da parte di tutti. “Laddove – ha detto – non si può costruire, non bisogna fare carte false per ottenere le autorizzazioni necessarie. Ricordo che abbiamo acceso un mutuo di 200 milioni di euro con la Bei proprio per dare risposte significative sul fronte del dissesto idrogeologico, a partire per esempio dal territorio di Stigliano, a seguito delle emergenze create dalle ultime frane. A tal proposito, prevediamo di istituire in finanziaria un fondo rotativo di 3 milioni di euro a disposizione dei Comuni per consentire agli uffici tecnici delle Amministrazioni locali di dotarsi dei progetti da candidare a finanziamento”.
Nel ricordare che all’atto dell’insediamento, nel dicembre 2013, il Pil in Basilicata faceva registrare un segno meno, il presidente Pittella ha tenuto a sottolineare che nel 2015-2016 c’è stata una inversione di tendenza: “Abbiamo recuperato il 5,5 per cento. E pur sapendo che abbiamo ancora molti problemi aperti, è necessario recuperare un senso di autostima e di fiducia”.
Dal canto suo, l’assessore alle Politiche agricole della Regione, Luca Braia ha detto che “Già nelle prossime settimane si riunirà il tavolo di concertazione con le Regioni per la modifica della legge 102 del 2004. Inoltre all’interno del regolamento europeo “Omnibus” – ha aggiunto – é previsto un abbassamento della soglia di calamità utile per vedersi riconoscere il diritto al risarcimento dal 30 al 20 per cento. Lavoreremo inoltre per istituzionalizzare un fondo mutualistico per accendere polizze assicurative per danni da calamità e da mercato. Tale novità consentirà al mondo agricolo una programmazione più serena. Come Dipartimento – ha concluso Braia – abbiamo elaborato 1950 istanze di danno in meno di 60 giorni e dopo 12 giorni il governo ha riconosciuto lo stato di calamità. Entro maggio contiamo di completare le verifiche per le domande degli alluvioni del 2013, ultima calamità in sospeso”.
All’incontro hanno preso parte anche diversi funzionari e tecnici degli uffici e dei servizi regionali, sindaci del territorio, il presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo, il presidente della Fondazione “Monsignor Cavalla”, don Basilio Gavazzeni e Barbara Caranza, ufficiale del genio per la cultural property protection Esercito Italiano/Nato, un’esperta di prevenzione e intervento in aree a rischio ambientale collaboratrice dell’Unesco.