Per rimettere in gioco i Consorzi di Bonifica sono necessari specifici approfondimenti e un progetto lungimirante.
“L’attuale Basilicata a ‘tripla velocità’ non dovrà sbattere contro un muro. Per evitare che ciò accada è necessario ripristinare giustizia sociale, attraverso coraggiose azioni di governo. I problemi dei Consorzi di Bonifica sono come un ‘vulcano’ che rischia di travolgerci. Per questo motivo abbiamo tutti il dovere di condividere scelte e responsabilità e di sostenere l’azione che il commissario straordinario, Giuseppe Musacchio, dovrà mettere in campo. In parallelo la Giunta regionale sta verificando la possibilità di abbattere gli arretrati attraverso una specifica misura della finanziaria regionale che andrà in Giunta la prossima settimana e che dovrebbe approdare il Consiglio regionale l’otto aprile”.
E’ quanto ha annunciato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel corso di un incontro con i dipendenti del Consorzio di bonifica Alta Val d’Agri.
“Per rimettere in gioco i Consorzi di Bonifica – ha detto ancora Pittella – serve un’operazione verità. Sono necessari preliminari approfondimenti specifici Consorzio per consorzio per poi passare, attraverso il supporto dei sindacati, all’esame di una serie di opportunità tra cui: il Consorzio unico, l’efficentamento energetico, i servizi di difesa del suolo, rapporto con i beneficiari dei servizi. Stiamo lavorando in tanti per far sintesi su un progetto di largo respiro in grado di dare risposte concrete alle vostre aspettative di lavoro”.
“La drammaticità del precariato in Basilicata e le risorse sempre minori impongono un cambio di passo. Nella prossima finanziaria introdurremo un provvedimento per l’aumento dell’Irpef a famiglie (circa 3000) con fasce di reddito più alto; con la Guardia di Finanza attueremo azioni più incisive contro l’evasione fiscale. Dobbiamo imparare ad essere una società giusta contribuendo tutti alla soluzione dei problemi della famiglia lucana. Anche la politica dovrà fare la sua parte a partire dalla riduzione del spese inutili e dall’abbattimento dei costi della pubblica amministrazione”.
“Solo se tutto ciò avverrà in una logica di piena e cosciente condivisione – ha concluso Pittella – potremo dire di aver vinto la sfida della necessaria rivoluzione per il bene collettivo”.