Il governatore lucano ha accolto questa mattina un gruppo di lavoratori stagionali e di sindacalisti dell’Usb , ed ha presentato alcune proposte per far fronte nell’immediato, ad una serie di problematiche relative all’accoglienza.
Una serie di proposte “per far fronte alle esigenze dei migranti attualmente accolti nel campo di accoglienza di Venosa” – e che questa mattina hanno manifestato con i rappresentanti dell’Unione sindacale di base (Usb) davanti alla sede della Regione Basilicata – sono state presentate dal governatore lucano, Marcello Pittella, nel corso di un incontro con la delegazione di lavoratori stranieri.
Alla riunione erano presenti anche gli assessori Luca Braia e Flavia Franconi, alcuni consiglieri regionali, dirigenti, rappresentanti istituzionali e del comitato Alto Bradano della Croce Rossa Italiana (che gestisce il campo di accoglienza dell’ex cartiera di Venosa). Per consentire la discussione ed il confronto fra il presidente Pittella e la delegazione di migranti – che rivendica condizioni di vita dignitosa dopo lo sgombero di Boreano – la seduta del Consiglio regionale in corso è stata sospesa per quasi due ore.
Dopo aver “accolto lo sfogo e le sottolineature giunte dalla delegazione”, ed aver messo in evidenza “quanto fatto finora dalla Regione Basilicata coniugando la solidarietà con il rispetto della legalità”, il governatore si è consultato con il comitato della Croce Rossa, prima di presentare alcune richieste ufficiali. “La delegazione – ha spiegato il governatore – ci ha sottoposto principalmente tre temi: quello del trasporto dal centro di accoglienza dell’ex cartiera verso i campi e verso il paese; quello della gestione e della socializzazione nella struttura di Venosa gestita dalla Croce Rossa, dal momento che la delegazione e le associazioni lamentano il fatto che non venga consentito l’accesso; e poi quello abitativo nei confronti dei lavoratori stagionali e stanziali. Dopo un lungo confronto fra le parti abbiamo deciso di inoltrare alla Croce Rossa Italiana che gestisce il centro alcune formali richieste: la prima è quella di garantire un servizio navetta dal campo verso il centro abitato di Venosa, per consentire ai lavoratori ospiti di raggiungere la città per le proprie esigenze. La seconda riguarda l’accesso alla struttura. Chiediamo alla Croce Rossa di allestire alcuni spazi, almeno un paio, nelle adiacenze della cartiera, dove rendere possibili attività ricreative, culturali o di formazione. Allo stesso tempo – ha proseguito Pittella- abbiamo rimarcato la necessità che venga attivato un servizio di guardiania, per regolamentare l’entrata e l’uscita dal campo. L’altra difficoltà – ha detto ancora – è quella di tipo abitativo, soprattutto dopo gli sgomberi, necessari, delle baracche di Boreano. Nelle prossime ore invieremo ai sindaci di Venosa e di Palazzo San Gervasio una lettera in cui chiediamo che venga predisposto un avviso pubblico, per individuare case sfitte che possano essere messe a disposizione dei migranti, dietro un canone di locazione che rientri nei parametri”.
Al termine della riunione il presidente Pittella ha annunciato la volontà di “fare nei prossimi giorni un sopralluogo per verificare di persona la situazione della struttura di Venosa dando atto alla Croce Rossa Italiana dell’encomiabile e generoso servizio svolto”.