A seguito degli sviluppi recenti, la Fim Cisl comunica che lo stato di agitazione e lo sciopero dei lavoratori sono stati temporaneamente sospesi. Per quanto riguarda il prosieguo e le necessarie verifiche, sono previsti tavoli specifici con la Rsu di stabilimento. È già fissato un incontro con le organizzazioni sindacali in Confindustria per il giorno 16 aprile. Il giorno successivo si terrà un’assemblea con i lavoratori in azienda. Dopo due giorni di sciopero e due incontri in Confindustria tra l’azienda e le organizzazioni sindacali, la Fim Cisl esprime forte preoccupazione per la situazione attuale. Pur avendo l’azienda assunto alcuni impegni e confermato le commesse attuali, compresa quella relativa alla Tonale, per la Fim quanto emerso è ancora insufficiente.
In una nota la Fim Cisl evidenzia che «le criticità che investono la PMC non rappresentano soltanto un rischio per l’occupazione, ma minacciano la tenuta di un tessuto industriale che negli anni ha dimostrato grande qualità produttiva, affidabilità e un’organizzazione del lavoro efficace. La PMC ha costruito un modello virtuoso, basato sulla partecipazione attiva dei lavoratori e su un forte spirito di collaborazione, diventando un punto di riferimento per l’intero comparto automotive. Le preoccupazioni riguardano anche la prosecuzione degli ammortizzatori sociali in scadenza a giugno. È fondamentale che l’azienda si attivi tempestivamente per creare le condizioni necessarie a poter usufruire di questo strumento, così da garantire continuità di reddito e tutela salariale ai lavoratori coinvolti».
«Per questo motivo riteniamo indispensabile un intervento urgente da parte della Regione Basilicata, affinché si attivi con determinazione per tutelare i posti di lavoro e garantire la continuità delle attività produttive. Allo stesso tempo chiediamo a Stellantis di assumersi le proprie responsabilità, creando le condizioni necessarie per permettere alla PMC di proseguire le proprie attività. È fondamentale che Stellantis assegni nuove commesse alla PMC, valorizzando così le professionalità esistenti e il patrimonio industriale costruito negli anni. La Fim Cisl, inoltre, in questo scenario richiama le proprietà di Proma e di MA ad individuare, nel contesto dell’attuale situazione di crisi della PMC, ad essa direttamente collegata, ogni possibilità utile affinché i lavoratori possano essere impiegati, laddove possibile, nelle altre due aziende del gruppo».
Per la Fim Cisl «senza nuove produzioni affidate da Stellantis e senza un impegno concreto da parte della Regione, la tenuta occupazionale è seriamente a rischio. Va inoltre ricordato che molti dei lavoratori attualmente impiegati in PMC provengono direttamente dalla casa madre – allora FCA – o da ex aziende dell’indotto, tutte realtà che erano strettamente legate a Stellantis. L’azienda deve rispettare gli accordi e le intese sottoscritte precedentemente, procedendo alla reintegrazione di questi lavoratori qualora non vi siano prospettive concrete per la PMC. A tal fine, attraverso i nostri servizi legali, avvieremo azioni volte al riconoscimento del diritto alla internalizzazione per quei lavoratori che intendano esercitare il proprio diritto di rivalsa nei confronti dell’ex datore di lavoro.
Secondo il segretario generale della Fim Cisl Gerardo Evangelista «la preoccupazione occupazionale e industriale riguarda l’intero sito automotive di Melfi. Per questo chiediamo un intervento immediato da parte del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e dell’assessore Francesco Cupparo affinché venga tutelato il futuro di migliaia di lavoratrici e lavoratori».
Apr 10