Come valorizzare al massimo le opportunità del PNRR per il rilancio del Mezzogiorno, con particolare attenzione all’impatto dell’attuazione del Piano nel settore delle infrastrutture. Se ne è discusso nel workshop dei Giovani Imprenditori di Confindustria che si è svolto questa mattina presso il Grand hotel Quisisana a Capri.
Un seminario a più voci che ha visto a confronto il mondo pubblico con il privato, nella comune consapevolezza di quanto sia importante, in questa fase, la reciproca collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi comuni della crescita.
“Abbiamo la percezione sempre più in forte di un Mezzogiorno che vuole invertire la rotta e ingranare la marcia dello sviluppo stabile e duraturo – ha detto il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Basilicata, Domenico Lorusso, in apertura dei lavori – Il Pnrr ci mette a disposizione strumenti concreti che, nonostante le difficoltà di contesto intervenute, non possono rimanere inutilizzati”.
Dopo i saluti del presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia, il confronto – moderato dal segretario generale di Competere.eu, Roberto Race – ha preso le mosse dal report realizzato dal Centro Studi di Argenta Soa, società che si occupa della qualifica delle aziende negli appalti pubblici, sulle ricadute nel settore delle costruzioni di PNRR, bonus fiscali e tassi di interesse presentato dal presidente Giovanni Pelazzi.
Le costruzioni dopo la crescita esponenziale registrata nel post Covid che ha trainato la ripresa del Paese dopo la pandemia, è tra i settori che sta facendo registrare il maggiore rallentamento della crescita anche e soprattutto a causa della revisione dei bonus fiscali e delle politiche monetarie restrittive europee. Il PNRR destina alla filiera 100 miliardi di euro con rilevanti impatti anche sui livelli occupazionali previsti. Non vanno però sottovalutati gli ostacoli legati alle difficoltà di attuazione nel rispetto dello stringente cronoprogramma.
Giuseppina Lo Vecchio, della direzione generale dello Sviluppo economico della Regione Basilicata, ha rappresentato l’importanza di elaborare una programmazione complessiva coordinata e coerente di tutti i fondi disponibili che si affiancano al PNRR, rivolgendo un appello reale alle imprese a collaborare con la propria programmazione perché solo facendo sistema si possono utilizzare in maniera efficace le risorse con il comune obiettivo dello sviluppo del territorio.
L’innovazione – ha aggiunto l’amministratore unico di Sviluppo Basilicata, Gabriella Megale – va perseguita anche all’interno delle società finanziarie della Regioni che possono mettere a disposizione delle imprese strumenti innovativi di finanza di supporto agli strumenti classici e di accompagnamento alla crescita, anche sulla base delle specificità di territorio e tessuto produttivo.
Al dibattito sono interventi anche l’AD di Gabetti, Roberto Busso – che ha offerto una panoramica delle nuove dinamiche immobiliari del settore dell’accoglienza – Fabio De Felice, docente di Ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” e Domenico Pastore, dirigente sezione competitività dipartimento Sviluppo economico Regione Puglia.
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