Pnrr per la tutela delle risorse idriche in Basilicata, intervento di Mario Di Dio (Etica & ambiente). Di seguito la nota integrale.
Durante quest’ultima estate l’Italia, e non solo, sta attraversando una gravissima siccità che ha riportato( ancora una volta), al centro del dibattito il tema della corretta gestione delle risorse idriche. In particolare si è tornati a puntare il dito contro i sistemi di approvvigionamento, storicamente carenti, che ogni anno causano ingenti perdite d’acqua. Per cercare di risolvere questo annoso problema, sono state previste delle apposite misure nel piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Tali interventi mirano a migliorare l’efficienza dell’infrastruttura idrica e a ridurre le perdite. Si cerca di incentivare un miglioramento nella governance, considerata responsabile dei mancati interventi di manutenzione che, nel tempo, hanno portato alle criticità attuali. Tra gli obiettivi dichiarati, anche la riduzione del water service divide (cioè la differenza nella qualità dei servizi erogati) tra le regioni del sud e il resto del paese.Sono 3,95 mld di euro le risorse del Pnrr dedicate alle risorse idriche per tutto il territorio italiano e 68,747 milioni di euro per la Basilicata.
Per quanto tali misure rappresentino certamente un passo in avanti importante, non è detto che saranno sufficienti a risolvere tutti i problemi. Le richieste di finanziamento infatti sono molto superiori rispetto alle risorse messe a disposizione. Va sottolineato inoltre il fatto che è stata data la priorità a quei progetti che si trovano già in uno stato avanzato di progettazione, in modo da consentirne la realizzazione entro il 2026. Un criterio che però rischia di escludere altri progetti altrettanto necessari.Altro aspetto non trascurabile riguarda il fatto che se il cambiamento climatico, con l’innalzamento delle temperature, proseguirà con questi ritmi è probabile che i progetti finanziati oggi risultino già obsoleti nel giro di pochi anni.
Per avere un quadro degli investimenti previsti per le risorse idriche dal Pnrr possiamo fare riferimento alla relazione della Corte dei Conti il cui documento individua in particolare 6 misure, di cui 4 investimenti e 2 riforme. A queste si può poi aggiungere un’altro investimento dedicato alle infrastrutture per il sistema irriguo. Per quanto riguarda gli investimenti economici, il più consistente è quello per le infrastrutture primarie di approvvigionamento, per cui sono stati stanziati 2 miliardi di euro. Questa prima linea di finanziamento mira a mettere in sicurezza l’approvvigionamento per usi civili, agricoli, industriali e ambientali. Da sottolineare che, l’investimento punta in particolare a concludere le grandi opere rimaste incompiute nelle regioni del mezzogiorno e della nostra Basilicata.
L’aggiudicazione degli appalti per questo investimento è prevista entro il terzo trimestre del 2023. Tuttavia, grazie al decreto 517/2021 del ministero delle infrastrutture, possiamo già sapere quali interventi saranno finanziati e la distribuzione delle risorse tra le diverse regioni. Per quanto riguarda il primo aspetto, i progetti ammessi a finanziamento sono 124 in totale. La maggior parte di questi si localizza in Toscana (19). Seguono poi gli interventi finanziati in Sardegna (16) ed Emilia Romagna (13). In Basilicata sono (4) quattro i finanziamenti ammessi.
Quelli ammessi con soggetto attuatore, titolo intervento e finanziamento ammissibile, che spettano come risorse territorializzate alla Regione Basilicata sono 68,747 milioni di euro, cosi ripartiti:
1- AdD Appennino Meridionale / Commissario Straordinario di Governo L. 145/2018 art 1 C 154 – Lavori di riefficientamento della Galleria Acerenza Genzano- € 11.500.000,00
2- Acquedotto Lucano S.p.A. – Interconnessione dello Schema idrico del Melandro con quello del Marmo – €10.000.000,00
3- Consorzio di Bonifica della Basilicata – Ripristino Diga Abate Alonia- € 43.247.000,00
4- Commissario Straordinario di Governo L. 145/2018 art 1 C 154 – Diga Acerenza – strumentazione controllo ripristino collegamento idrico Diga Genzano – € 4.000.000,00.
Sempre nella speranza che tutto vada per il verso giusto.